Giudizio analitico al posto dei voti numerici anche nella valutazione intermedia per la primaria. Il Senato ci prova

Dopo tre mesi di attesa, sorprendentemente, il ministero dell’istruzione emanava il 1° settembre scorso una nota di orientamento applicativo della disposizione (articolo 1, comma 2-bis del decreto legge 22/2010) che introduceva nella scuola primaria il giudizio analitico al posto del voto numerico in decimi.

La sorpresa non riguardava tanto il notevole ritardo di emanazione della nota prot. 1515 proprio a ridosso dell’avvio dell’anno scolastico, ma piuttosto l’interpretazione che ne aveva dato il capo dipartimento, Max Bruschi, secondo cui soltanto la valutazione finale era soggetta alla riforma, mentre la valutazione intermedia doveva essere espressa, come prima, con voto in decimi.

A chiusura della nota, si precisava che “La norma, attualmente, nulla dispone per quanto concerne la valutazione intermedia, che resta dunque disciplinata ai sensi dell’articolo 2, comma 1 del Dlgs 62/2017 e dunque con votazione in decimi, salvo successive modifiche che potranno intervenire in sede legislativa, delle quali il Dipartimento e la DGOSV daranno prontamente conto”.

La norma sembra ora prendere la direzione giusta. In Senato, dove è in fase di conversione il DL “Agosto” (n. 104 del 13.8.2020), il Pd ha presentato questo emendamento:

32.0.22 (sen. Verducci e Rampi)
«Art. 32-bis.
(Misure in materia di valutazione degli alunni della scuola primaria)
1. Al fine di dare omogeneità e coerenza ai processi di valutazione degli alunni della scuola primaria, il comma 2-bis, dell’articolo 1, del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 22, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2020, n. 41, è sostituito dal seguente:

”2-bis. In deroga all’articolo 2, comma 1, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62, dall’anno scolastico 2020/2021, la valutazione periodica e finale degli apprendimenti degli alunni delle classi della scuola primaria, per ciascuna delle discipline di studio previste dalle indicazioni nazionali per il curricolo, è espressa attraverso un giudizio descrittivo riportato nel documento di valutazione e riferito a differenti livelli di apprendimento, secondo termini e modalità definiti con ordinanza del Ministro dell’istruzione.”

Ma il PD non è solo, perché sia cinque senatori LEU, sia i senatori Granato e Puglia del M5S hanno convenuto sul correttivo rispettivamente con gli emendamenti 32.9 e 32.12, che integrano il testo ‘valutazione’ con ‘valutazione intermedia e finale’.

La maggioranza compatta, dunque, fa quadrato intorno all’integrazione della norma. Per questo la ministra Azzolina, se non vuole correre il rischio della mancata applicazione della riforma in tempo utile per quest’anno scolastico, farà bene ad uscire allo scoperto e a definire la questione.

 

School photo created by freepik – www.freepik.com