Giorno della Memoria e Giusti tra le Nazioni
Al Quirinale la celebrazione del “Giorno della Memoria” è stata dedicata anticipatamente ai “Giusti tra le nazioni”, coloro che hanno agito in modo eroico a rischio della propria vita per salvare anche un solo ebreo dal genocidio nazista della Shoah.
“Nel buio più fitto, nella lunga e oscura notte dell’umanità tante piccole fiammelle hanno indicato una strada diversa dall’odio e dalla oppressione. Sono stati i ‘Giusti’”, ha detto nel suo intervento il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Con il loro coraggio, con la loro speranza e il loro sacrificio – ha aggiunto – ci indicano la direzione e ci esortano ad agire con determinazione a tutti i livelli contro i predicatori di odio e contro i portatori di morte. I Giusti italiani sono tra le radici migliori della nostra Repubblica.”
Nel suo discorso il Presidente ha affermato, tra l’altro, che non vi può essere spazio per il negazionismo, è inaccettabile il ritorno di simboli e tradizioni di ideologie nefaste e minacciose. L’antisemitismo ritorna, ma l’Italia non lo tollererà. “Ci ostiniamo a restare fiduciosi nel futuro dell’umanità. Decisive cultura e istruzione”, ha concluso il Capo dello Stato.
I Giusti fra le nazioni sono i non-ebrei che hanno agito in modo eroico a rischio della propria vita e senza interesse personale per salvare anche un solo ebreo dal genocidio nazista della Shoah.
Dal 1962 è anche un’onorificenza ufficiale conferita dall’Yad Vashem, l’Ente nazionale per la Memoria della Shoah dello Stato di Israele, a tutti i non ebrei riconosciuti come “Giusti”.
Presso l’Yad Vashem di Gerusalemme è attivo un database ufficiale che include tutti i nominativi dei giusti, ritenuti tali solo dopo un lungo lavoro di verifica storica delle testimonianze pervenute.
Chi salva una vita, salva il mondo intero.
Al 1° gennaio 2020 ne risultavano iscritti 27.712, di 41 nazionalità, tra cui 766 dell’Italia e 651 della Germania.
In un momento in cui quotidianamente le notizie di tragedie della guerra, di terrorismo e di odio disorientano, angosciano e ottundono le menti dei nostri ragazzi, dedicare tempo alla conoscenza a scuola di questi eroi di pace aiuta a pensare e sperare in un mondo migliore.
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