Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie: come un prof coinvolge un milione di ragazzi nell’antimafia sociale

di Anna Maria De Luca

Oggi, 21 marzo, è una giornata occasione di riflessione, approfondimento e di incontro, di relazioni vive e di testimonianze attorno ai familiari delle vittime innocenti delle mafie. Nel panorama delle iniziative antimafia merita di essere segnalata quella portata avanti ormai da anni  nelle scuole dalla Rete Antimafia di Brescia presieduta dal professor Mario Bruno Belsito e da Radio Voce della Speranza: “percorsi di educazione civica” sta portando nelle scuole la voce di autorevoli esponenti dell’antimafia sociale, permettendo  così ai ragazzi seduti nelle proprie classi, in tutta Italia, di confrontarsi con loro, di porre domande, di ascoltare la realtà della lotta alle mafie dai protagonisti diretti. Porta il mondo dell’antimafia nelle scuole. Circa dieci le puntate realizzate on line fino ad oggi, più di un milione gli studenti coinvolti da Bagheria a Vipiteno.

A capo di tutta questa organizzazione c’è un professore di scuola superiore, Mario Bruno Belsito che insegna nel liceo delle scienze umane Fabrizio De Andrè di Brescia, ovviamente scuola capofila del progetto. Insegnare la legalità ai ragazzi è per lui una sorta di mantra:  “Potrò dire che la mia vita – confida a Tuttoscuola – avrà avuto un senso nella misura in cui valuterò la mia capacità di lasciare una traccia indelebile nelle coscienze dei miei alunni ed in quella dei miei figli. La scuola italiana è anche e soprattutto fatta di persone che con generosità, determinazione e convinzione risultano portatori di quei valori sani che le generazioni passate hanno spesso tradito distratte dalle logiche del profitto e dell’interesse personale. Un’Italia smemorata ed irriconoscente che ha avuto troppo spesso la colpa di dimenticare chi è morto o  ha fatto scelte dolorose per senso civico, per senso del dovere ma soprattutto per lasciarci un mondo migliore in cui far vivere i nostri figli”.

Il tema dell’antimafia sociale e quello dei diritti civili – racconta a Tuttoscuola il professor Bruno Belsito – è stato oggetto di discussioni che hanno portato a grossi spunti di riflessione tra gli studenti “che hanno risposto con entusiasmo a quello che voleva essere e vuole essere un contributo allo sviluppo del programma di questa nuova disciplina”. Quest’anno tra i soggetti promotori delle iniziative c’è anche il centro di promozione della legalità di Brescia. In programma più eventi per ricordare degnamente il trentennale delle stragi del 1992: “il 21 marzo in diretta nazionale  dalla pagina Facebook della radio e sul canale YouTube i ragazzi incontreranno il senatore Nicola Morra, presidente della commissione parlamentare antimafia ed Antonio Vullo, unico sopravvissuto della strage di via D’Amelio il 19 Luglio del 1992. Per il 4 aprile abbiamo organizzato sempre per le scuole, un evento che vedrà protagonista Giuseppe Costanza, autista del Giudice Giovanni Falcone sopravvissuto alla strage di Capaci del 23 Maggio  1992. Ad affiancarlo ci saranno il prefetto di Brescia Maria Rosaria Laganà  ed il colonnello Pasquale Del Gaudio comandante della D.I.A. di Brescia. A chiudere le iniziative di quest’anno, il 26 Maggio, la messa in scena dello spettacolo teatrale “Teste di minchia trent’anni dopo” di e con Giulio Cavalli. L’arte del teatro, considerata uno strumento di formazione e comunicazione dara à ai 700 studenti partecipanti ulteriori spunti di riflessione che sicuramente contribuiranno sempre di più a farli diventare cittadini attivi e consapevoli”.

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