Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Giornali e scuola: al convegno di Bagnaia mancano i docenti e la Moratti va fuori tema

“Si potrà fare della lettura dei giornali in classe un’ora di lezione istituzionale?” È stata la domanda centrale del convegno di Bagnaia dei giovani editori, con in prima fila Cesare Romiti, presidente Rcs, vicino a lui Giulio Andreotti, e i direttori dei principali quotidiani italiani, ministri e sottosegretari. Nella splendida tenuta senese della famiglia Riffeser, vice presidente dei poligrafici editoriali, il convegno ha fatto il punto sull’iniziativa che ha portato in 7.700 classi, una volta alla settimana, i giornali (gratis) per farli leggere a circa 200 mila studenti. In platea non mancavano gli studenti, domande già scritte e preparate per gli importanti personaggi sul palco, esortati dalla moderatrice Lilli Gruber del Tg1, “visto che ne avete l’occasione”.
Tanti discorsi sull’importanza di leggere i giornali in classe assieme agli studenti, per far maturare coscienze critiche e formare il lettore di domani, i risultati di una ricerca che dimostrano l’apprezzamento di docenti e ragazzi. Una bella iniziativa (i soldi dovranno arrivare dalle fondazioni bancarie quando la nuova legge sull’editoria avrà il regolamento attuativo), ma che rischia di non decollare veramente senza un maggiore coinvolgimento didattico dei docenti, relegati a Bagnaia al ruolo di accompagnatori dei ragazzi, e chi ha parlato lo ha fatto a titolo personale.
La sorpresa arriva poi con il ministro Moratti che arriva a Bagnaia con un discorso tutto incentrato sull’importanza della lettura dei libri, con l’idea della commissione che dovrà pensare ai venti titoli delle venti opere letterarie che non dovranno mancare sui banchi, nelle 800 biblioteche multimediali. Tutte cose sacrosante, ma che c’entrano con il tema didattico dei giornali in classe? Se lo sono domandati tutti, ministri, editori, e i giornalisti della sala stampa che sul tema in questione non sono riusciti a scucire una parola alla sempre sorridente ministra.

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