Giannini: la prima cosa che farò …

“La prima cosa che farò da ministro sarà cercare di far capire che l’istruzione, dall’infanzia all’università e la ricerca, non sono una Cenerentola, ma una principessa straordinaria che va valorizzata e questo, in Italia, non è ancora successo”: lo ha riferito il neoministro dell’Istruzione Stefania Giannini intervenendo telefonicamente a una puntata speciale di Matrix.

“Il ministro Gelmini ha fatto una riforma importante, con luci e ombre, ma credo – ha spiegato – che da lì si possa ripartire, valorizzando i punti di qualità e cercando di correggere in non pochi punti che sono stati di nuovo centralismo, mentre l’università ha bisogno di maggiore autonomia”.

Sulle modalità della sua nomina, la nuova titolare dell’Istruzione ha rivelato: “Con Matteo si comunica con i messaggini e ho avuto un messaggio rivelatore un po’ prima dell’ufficialità della mia nomina”.

“Gli investimenti in ricerca, il diritto allo studio e l’edilizia scolastica sono senz’altro tre questioni che ritengo prioritarie”.

Il neo ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, indica ‘a caldo’, dopo aver ricevuto l’incarico da Renzi, in quale direzione intende muoversi. “Gli investimenti in ricerca sembrano essere – dichiara all’ANSA – parole scomparse. Non figurano come dovrebbero nell’agenda politica”.

Il neoministro ha quindi sottolineato l’importanza di non perdere l’occasione offerta dal programma di ricerca promosso dall’Unione Europea, Horizon 2020.

Sul fronte dell’università “grande attenzione va dedicata – ha spiegato il ministro – al diritto allo studio, alla valorizzazione del merito, ai percorsi di eccellenza. Già sono stati fatti alcuni passi con la Fondazione per il merito, ora bisogna andare avanti, con coraggio”.

Quanto alla scuola, ineludibile, per la nuova titolare del dicastero di viale Trastevere “è senz’altro la questione dell’edilizia scolastica”.