Giù le mani dai presidi incaricati

La querelle sui presidi del sud che sta imperversando in questi  giorni sui media spesso, per non dire quasi sempre, pecca di superficialità, disinformazione e qualunquismo impressionanti. Il tutto è nato da una mozione bipartisan del consiglio provinciale di Vicenza contro gli idonei dei Concorsi che, in base alla normativa esistente, andranno ad occupare i posti disponibili in quella Provincia.

Con questo documento non intendiamo partecipare al dibattito se sia giusto o meno che i Presidi del sud vadano al nord o che si possa vietare loro di andare al nord in barba alle leggi vigenti. Su questo argomento vogliamo solo dire che in una società globale e multiculturale, in una società dove l’azione delle nuove tecnologie e l’internalizzazione dei mercati sta cambiando la natura del lavoro, sembra veramente gretto e provinciale parlare, non solo cercare di impedire, della possibilità di limitare la libera circolazione del mercato del lavoro e soprattutto la globalizzazione culturale.

Quello che vogliamo evidenziare con questo nostro contributo è la grande confusione, conseguenza della disinformazione, che si è creata sui concorsi per Dirigenti Scolastici o Presidi che dir si voglia.

Negli anni 2006 e 2007 si sono svolti, quasi contemporaneamente, due concorsi, quello ordinario indetto con D. D. del 22 novembre 2004 e quello riservato ai Presidi Incaricati che avevano maturato, entro l’a. s. 2005/2006, almeno un anno di incarico di presidenza. Quest’ultimo concorso, indetto ai sensi della Legge n. 43/2005, aveva l’obiettivo di riconoscere il merito, la competenza, l’esperienza e la professionalità dei Presidi Incaricati i quali per diversi anni avevano retto le sorti di un terzo delle Scuole Italiane che, in moltissimi casi, si erano segnalate come scuole di eccellenza per le attività svolte ed il successo formativo ottenuto. Ebbene i Presidi Incaricati, siano essi del Nord, del Sud, del Centro o delle Isole, sono professionisti di prim’ordine, sono diventati tali partecipando per decenni a selezioni per titoli ( veri e propri Concorsi per Titoli) sulla base di apposite graduatorie provinciali stilate dagli Uffici Scolastici Regionali – Centri Servizi Amministrativi – ai sensi di annuali Ordinanze Ministeriali appositamente emanate.

I Presidi Incaricati sono docenti che, prima di arrivare ad ottenere l’incarico di Presidenza hanno acquisito titoli di servizio, anno dopo anno giorno dopo giorno, operando per decenni nella Scuola come Vice Presidi/Collaboratori Vicari, componenti della Giunta Esecutiva, del Consiglio d’Istituto, del Consiglio Scolastico Distrettuale, del Comitato Valutazione Docenti, come Funzione Obiettivo e/o Funzione Strumentale e titoli di Cultura come Diplomi di Specializzazione, Corsi di Perfezionamento post-universitari, dottorati di ricerca ecc.

Sono docenti che prima in qualità di Vice Presidi sono stati il perno delle Scuole Italiane per decenni acquisendo la stima e la fiducia di tutto il personale della scuola, delle famiglie e della società e poi come Presidi Incaricati hanno acquisto sul campo crediti, esperienza, competenza e professionalità.  Sono Presidi Incaricati, infine, che hanno superato un concorso per Dirigenti Scolastici svolgendo e completando tutta la procedura concorsuale prevista dal bando, il D. M. 3.10.2006: a) un esame di ammissione consistente in una prova colloquio della durata di 45 minuti da sostenere individualmente davanti la commissione, b) la valutazione dei titoli culturali, professionali e dell’anzianità di servizio maturata quale Preside Incaricato, c) un periodo di formazione della durata di 4 mesi articolato in 160 ore di lezione frontale anche in modalità e.learning integrato, d) l’esame finale articolato in una prova scritta della durata di sei ore e in una prova orale della durata di 45 minuti che prevedeva, tra l’altro, anche l’accertamento della conoscenza della lingua inglese e dell’uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse. Tutta la procedura e non “il semplice superamento di una prova d’ingresso per un corso di formazione”, come scrive la giornalista Flavia Amabile su lastampa.it in data 30.07.2009 nell’articolo dal titolo “La carica dei presidi del sud”, “A questo va aggiunto che in alcune regioni, come Sicilia o Puglia, almeno 6 su 10 dei dirigenti ha conquistato l’idoneità vincendo un concorso non ordinario ma riservato che in molti casi prevede il semplice superamento di una prova d’ingresso per un corso di formazione. In molti altri casi l’idoneità la si è conquistata vincendo un ricorso”. Quello che scrive la giornalista Flavia Amabile si riferisce al Concorso Ordinario che ha visto ope legis l’abolizione in itinere dell’esame finale e fatto terminare il concorso stesso con il periodo di formazione e consentito inoltre la partecipazione a tutti quelli ammessi con riserva a seguito di provvedimento cautelare in sede giurisdizionale o amministrativa“. (…)  Perciò GIU’ LE MANI DAI PRESIDI INCARICATI idonei al concorso per Dirigenti Scolastici indetto con D. M. 3.10.2006.

Coordinamento Nazionale Presidi Incaricati
E.mail: presidi.incaricati@yahoo.it