Gestione casi Covid a scuola: le criticità della circolare MI secondo i sindacati

La collaborazione richiesta alle scuole per la gestione dei casi Covid presenta aspetti che, sovraccaricando il lavoro delle istituzioni scolastiche, preoccupano i dirigenti scolastici, che da un lato devono assicurare la continuità delle attività, dall’altro devono gestire comunicazioni di forte impatto emotivo nelle relazioni con i lavoratori e con le famiglie. Per questo, secondo la FLC CGIL, sarebbe opportuno che il Ministero preveda il finanziamento dell’organico aggiuntivo Covid per il personale ATA e fornisca urgenti indicazioni per consentire la sostituzione immediata, già dal primo giorno di assenza, del personale docente e ATA sottoposto alle misure restrittive.

Gli interventi dei Dipartimenti di Prevenzione, di tracciamento e di gestione dei contagi nelle scuole, hanno avuto, in questi tre anni scolastici di pandemia, livelli diversi di efficacia nelle diverse regioni, evidenziando spesso problemi di comunicazione con i DdP, lentezza o perfino assenza di interventi. Ciò rappresenta, secondo la FLC CGIL, un evidente limite perché, al fine di assicurare la prosecuzione delle attività, i dirigenti scolastici si trovano troppo spesso a svolgere nei momenti di emergenza un ruolo di supplenza e di compensazione.

Secondo il sindacato di Sinopoli, la circolare dei Ministeri non assicura l’omogeneità dei comportamenti a carico dei DdP tanto da non escludere difficoltà per le scuole nella gestione del trattamento dei contatti.

Sarà dunque indispensabile un monitoraggio continuo dell’applicazione delle indicazioni ministeriali da parte dei Tavoli Regionali della sicurezza per garantire che, in caso di eventuale incremento dei contagi nelle scuole, tutto il sistema non entri nuovamente in crisi.

“La FLC CGIL – si legge sul sito – considera positivo il tentativo dei Ministeri della Salute e dell’Istruzione di uniformare i comportamenti delle istituzioni preposte alla prevenzione del contagio nelle scuole, anche e soprattutto al fine di garantire a tutti le medesime garanzie sul territorio nazionale, ma è costretta a rilevare, ancora una volta, che non viene assicurato alle scuole l’adeguato supporto, soprattutto in termini di risorse di organico, per fronteggiare carichi di lavoro e responsabilità sempre più pressanti”.

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