
Germania-Italia. Si allarga il divario nellinvestimento sulla scuola
Contrariamente a quanto sta avvenendo in Italia, il programma del nuovo governo tedesco prevede, nell’arco della legislatura, un incremento della spesa per l’educazione e la ricerca di ben 12 miliardi di euro. Nel nostro paese, come noto, la manovra del 2008 ha previsto risparmi per 7,8 miliardi di euro, che al netto del 30% da reinvestire per lo sviluppo professionale di docenti determina un taglio di 5,5 miliardi. Come dire che la forbice tra gli investimenti per l’istruzione nei due paesi è destinata ad aumentare per oltre 17 miliardi di euro.
Accantonato il dibattito sulle tipologie ordinamentali (sistema comprensivo o tripartito), il programma tedesco, per quanto riguarda la scuola, assume come prima priorità il miglioramento delle competenze di base degli allievi, in particolare quelle linguistiche: è previsto uno screening linguistico a quattro anni, con misure compensatrici precoci per coloro che non hanno una insufficiente padronanza della lingua tedesca.
Altre priorità investono lo sviluppo continuo del potenziamento della qualificazione professionale del personale docente, ritenuta condizione indispensabile per il miglioramento dei livelli di qualità del funzionamento dell’educazione e la modernizzazione dell’istruzione professionale per renderla più rispondente alle mutevoli esigenze del mondo del lavoro, senza tuttavia alterarne la struttura sostanziale che la rende una delle più apprezzate al mondo.
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