Gelmini nel mirino di Bossi e Tremonti

Anche Umberto Bossi, dopo Giulio Tremonti, va all’assalto del budget della Gelmini. “Troppi stipendi“, dice il leader leghista dalla sua casa di vacanza di Pontedilegno (provincia di Brescia, quella della Gelmini…), “bisogna decidere se la scuola è una fabbrica di stipendi per gli insegnanti oppure è al servizio delle famiglie“.

E per risparmiare stipendi ripropone la ricetta che in termini più coperti era stata avanzata anche dal ministro dell’Economia nei giorni scorsi: tornare al maestro unico perché, come ha ribadito anche al TG 1 di Ferragosto, “le tre maestre non servono, e anche per i ragazzi è meglio un solo punto di riferimento“.

Mariastella Gelmini è avvertita: ben due ministri chiave del governo Berlusconi hanno deciso che il suo ministero deve dimagrire. Lei dichiara di essere “perfettamente consapevole” di ciò, ma sui modi della cura dimagrante non si sbilancia: a settembre la attende una lunga serie di incontri e di verifiche con i sindacati e le parti sociali, e sarà a quei tavoli che si cercherà, probabilmente, la soluzione del problema. Una ricerca che, comunque, non si prospetta facile.