Gelmini: ”Al sindacato chiedo modernizzazione”

E un richiamo a che i giovani che manifestano non siano strumentalizzati

Chiedo al sindacato che oggi, in maniera del tutto legittima, sciopera un grande sforzo di modernizzazione per il bene della scuola e del Paese. Bisogna avere il coraggio di cambiare, di superare vecchi slogan, di rinnovarsi“. Lo scrive in una nota il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini.

Una scuola vista solo come un ammortizzatore sociale, come un luogo in cui l’unico obiettivo sia la quantità e non la qualità - continua il ministro –, non può guardare al futuro e vincere le sfide con gli altri paesi europei. Una scuola che spende il 97% del bilancio in stipendi rinuncia alla qualità, al merito, alla formazione e al miglioramento dell’edilizia scolastica. Per noi i temi centrali sono il reclutamento, la valutazione, la carriera degli insegnanti, la qualità dell’istruzione offerta ai ragazzi e, con il 30% dei risparmi in Finanziaria, pagare meglio i professori più bravi“.

In particolare – prosegue la Gelmini – risultano ancor più incomprensibili le critiche rivolte al governo dopo una finanziaria che stanzia 400 milioni per l’università, 103 milioni per la scuola, 300 milioni per l’edilizia scolastica, 370 milioni per i lavoratori socialmente utili“.

Il ministro conclude la nota, esprimendo “rammarico nel vedere che, ancora una volta, alcune manifestazioni non sono dirette e coordinate dagli studenti ma dai centri sociali e dagli anarchici. E’ importante che i giovani che esprimono un pur legittimo dissenso sui provvedimenti in materia d’istruzione non siano strumentalizzati“.