Formazione permanente: Italia diciassettesima nella UE

Per la formazione permanente l’Italia è al diciassettesimo posto in Europa (su 27 membri), con il 49% della popolazione tra i 15 e i 64 anni in possesso della sola licenza media, e le imprese italiane sono addirittura al terzultimo posto in Europa per la formazione del proprio personale.

A lanciare l’allarme è l’Unione Italiana di Educazione degli Adulti (Unieda) in occasione del meeting nazionale sull’apprendimento permanente organizzato a Genova venerdì 8 maggio.

Al seminario “La chiave smarrita” hanno preso parte, tra gli altri, la presidente della commissione Cultura della Camera, on. Valentina Aprea, il direttore di Unieda Massimo Negarville, ed il presidente Francesco Florenzano.

Nel suo intervento l’on. Aprea ha riconosciuto che “da sempre in Italia l’educazione è stata concentrata sui primi 18 anni di vita“, e che se ci sono state iniziative importanti da parte di operatori privati ed enti territoriali “a livello nazionale non c’è mai stato nulla“. Di qui l’invito a Unieda e alle altre agenzie impegnate nella formazione permanente a “farsi avanti con il governo“. Potranno contare, promette la Aprea, sull’attenzione della commissione Cultura. ” Siamo pronti ad ascoltare le vostre proposte“, conclude la presidente della stessa commissione, “ricordiamoci che la formazione può essere il vero ammortizzatore sociale, che con un’adeguata formazione possiamo uscire dalla crisi economica