FLC CGIL: no all’intesa sugli scatti di anzianità

La predisposizione dell’atto di indirizzo all’ARAN per il recupero degli scatti di anzianità del personale docente e l’orario dei professori che resta a 18 ore settimanali costituiscono, per i sindacati promotori della mobilitazione, un indubbio successo.

E, tuttavia, c’è chi non la pensa così all’interno dello stesso fronte sindacale. Per esempio la FLC CGIL che ha paragonato l’accordo al “gioco delle tre carte”, in quanto il finanziamento del recupero degli scatti è garantito da un taglio del fondo di istituto e per il miglioramento offerta formativa.

Ancora una volta secondo la FLC CGIL pagheranno i lavoratori e gli studenti, in termini di una minore offerta formativa. Fino a che punto è così?

Secondo i dati forniti dalla CISL Scuola per l’anno scolastico 2011/12 i fondi assegnati alle istituzioni scolastiche ammontavano complessivamente a 1.347 milioni di euro così suddivisi: Fondo di istituto (euro 1.027,30 milioni ), Funzioni strumentali (euro 120,85 milioni), incarichi specifici ATA ( Euro 53,23 milioni), Aree a rischio (euro 53,19 milioni), Comandati MIUR ed ex IRRE (euro 2,49 milioni), ore eccedenti ( eur 29,35 milioni ), Pratica sportiva (euro 60,64 milioni).

Per recuperare gli scatti di anzianità, secondo la CISL SCUOLA, occorrono 93 milioni di euro per il 2011, interamente a carico dei risparmi di sistema, e, per il 2012, ancora i 93 milioni di risparmi, entrati a regime, più 280/290 milioni dal MOF. Tolti, nel 2012, 163 milioni per gli ex IDEI, 29 milioni per le ore eccedenti, 60 milioni per la pratica sportiva, rimangono disponibili, al netto del costo degli scatti, circa 800 milioni di euro, cioè una cifra più che importante per finanziare offerta formativa aggiuntiva, escludendo le spese per usi impropri e non previsti (pagamento delle supplenze e delle ore eccedenti).

Si riapre, così, la polemica tra i sindacati, dove una breve ed illusoria unità, durata meno di un mese, per far fronte all’emergenza.

Di poche parole ma nette è il commento apparso sul sito della CISL Scuola del Lazio “… sospendere lo sciopero quando si sono raggiunti gli obiettivi è il chiaro indice della missione compiuta. Qualcuno lo dica agli irriducibili, per evitare loro il destino del tenente giapponese Hiroo Onoda , che, asserragliato in un’isola sperduta nelle Filippine, accettò solo nel 1974 di riconoscere che la seconda guerra mondiale era finita”.