Firmati primi protocolli sui percorsi formativi

Nuove opportunità formative per gli over 14 dal prossimo anno scolastico. Sono stati, infatti, firmati i primi Protocolli tra i ministeri del Lavoro e dell’Istruzione e le regioni Basilicata, Lazio, Puglia e Toscana, per dare la possibilità’ ai ragazzi di frequentare già dall’anno scolastico 2003-2004 percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale. A breve saranno firmate intese anche con le altre Regioni in attuazione dell’accordo quadro raggiunto nell’ambito della Conferenza Unificata lo scorso 19 giugno.

I percorsi individuati – spiega un comunicato ministeriale -hanno durata triennale; sono personalizzati rispetto alle esigenze di ogni giovane; contengono discipline e attività attinenti sia alla formazione culturale generale sia a specifiche aree professionali; offrono la possibilità di effettuare esperienze di alternanza scuola-lavoro attraverso stage e tirocini; consentono ai giovani di conseguire sia una qualifica professionale riconosciuta a livello nazionale e corrispondente ai parametri europei, sia crediti per proseguire gli studi.

I Protocolli sono stati sottoscritti dal sottosegretario Aprea per il Ministero dell’Istruzione, dal sottosegretario Viespoli per il ministero del Lavoro e dagli assessori Collazzo (Basilicata), Simeoni (Lazio), Silvestri (Puglia) e Benesperi (Toscana).

Nei prossimi giorni tutte le altre Regioni stipuleranno analoghi accordi, ciascuno diversificato in base alle proprie caratteristiche territoriali, ma che comunque assicuri percorsi dotati delle caratteristiche nazionali individuate. I Protocolli sono sostenuti dalle risorse dei due ministeri e delle singole Regioni, che vi concorrono anche con i finanziamenti del Fondo Sociale Europeo.

Aprea e Viespoli hanno espresso “grande soddisfazione per il significato fortemente innovativo di questi Protocolli. Con la loro approvazione, infatti – hanno dichiarato – viene stabilita una stretta collaborazione tra Governo centrale e Regioni nel costruire percorsi formativi diversificati e flessibili, per corrispondere sempre meglio alle vocazioni e attitudini dei ragazzi da un lato, alle caratteristiche ed esigenze dei singoli territori dall’altro”.