Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Firenze propone mense prive di Ogm

Mense scolastiche senza ogm, biologiche al 90%, con prodotti equi e solidali, con centri di cottura interni e supercontrollati. Ecco il piano del capoluogo toscano in fatto di sicurezza alimentare nelle scuole

Dopo le inchieste portate avanti, tra gli altri, da associazioni di genitori, consumatori e da Altroconsumo che spesso hanno rilevato negli anni gravi carenze nelle mense scolastiche e giudizi insufficienti in merito ai servizi offerti, è partita un po’ ovunque – fortunatamente – la corsa ad intervenire su centri di cottura e i servizi mensa nelle scuole da parte di varie amministrazioni.

Dopo le ragnatele e le zanzariere sporche trovate in alcuni centri di Milano e di Palermo, tra i tanti, o l’insalata al microorganismo potenzialmente patogeno, il Bacillus cereus, presente del resto anche nelle minestre di pasta e patate servite in una scuola elementare di Bari, una delle ultime buone notizie in fatto di qualità delle nostre mense scolastiche viene infatti da Firenze.
Qui infatti, il mese scorso, il sindaco Leonardo Domenici ha inaugurato un nuovo centro cottura presso la Scuola Mameli, centro che si va ad aggiungere agli altri 16 che l’amministrazione comunale aveva già nel frattempo messo in funzione.

Tutto ciò consente pertanto di produrre, in buona misura all’interno delle più controllate e sicure strutture scolastiche, ben 19.500 pasti al giorno tra gestione diretta ed indiretta. In più, i prodotti biologici sono intanto diventati oltre il 90% di quelli consumati nelle scuole fiorentine; mentre sono stati introdotti cibi privi certificatamene di ogm e prodotti equi e solidali.
Infine è stata portata sulle mense l’acqua potabile dell’acquedotto.

Nel nome dell’educazione alimentare anche per quest’anno del resto è stato proposto il progetto “Frutta a merenda“, cioè la sostituzione della “merenda” con un frutto che potrà essere consumato nel corso della mattinata anziché a fine pasto, per aiutare i bambini ad orientarsi sull’alimentazione e per evitare l’inappetenza durante l’orario di mensa. Per il nuovo centro cottura, in accordo con la Direzione Istruzione, c’è stato un investimento pari a 1.400.000 euro.

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