La scuola deve saper orientare i giovani verso la pace, di fronte al disagio di oggi. E’ il messaggio che il ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni ha inviato ai partecipanti al convegno sullo scoutismo Ask the boy in corso a Firenze. Fioroni, atteso all’incontro, non potendo partecipare ha inviato una lettera di saluti: “E’ per me un grande dispiacere non poter essere con voi nel giorno in cui si celebra il centenario della fondazione del movimento scout – ha scritto – essere scout non è un’esperienzam ma un percorso di vita. Ho sempre presente, soprattutto oggi, come ministro della Pubblica istruzione, il messaggio profondo dello scoutismo, che è quello di lasciare il mondo migliore rispetto a come lo si è trovato”.

Di qui, per il ministro, “l’obiettivo di creare tutte le condizioni perchè, soprattutto i giovani, trovino le condizioni per diventare cittadini consapevoli, impegnati in prima persona al servizio degli altri. La scuola, questa comunità educante in cammino, anche questo deve perseguire come scopo”. Fioroni rivolge quindi il suo appello al sistema dell’educazione: “Guardando alle difficoltà, al disagio e allo smarrimento che tanti giovani manifestano, credo sia prioritario che la scuola offra non solo saperi e competenze ma concorra all’umanizzazione delle nuove generazioni, orientandole verso traguardi di pace e di sviluppo per tutti, soprattutto per i più deboli”.