Fioroni giudicato non sufficiente in "ascolto"

Le cronache milanesi della scorsa settimana, nel riferire di un convegno sulla scuola promosso dalla Margherita, riportano il fatto che gli interventi di due autorevoli esponenti del mondo sindacale e politico su importanti problematiche della scuola sono rimasti senza risposta da parte del ministro Fioroni, come se non li avesse nemmeno ascoltati.
Il ministro, riferiscono le cronache, nel suo lungo intervento ha parlato d’altro, di bullismo soprattutto, il tema del momento.
C’è chi ha fatto notare ai presenti delusi che il tema del giorno era altro, ma molti sembra che se ne siano andati convinti che il ministro non abbia voluto ascoltare.
Di crisi di ascolto hanno parlato negli stessi giorni le cronache giornalistiche venete che, questa volta, hanno riportato valutazioni fortemente critiche sui questionari del progetto "ascolto" che il ministro ha fatto predisporre per ascoltare in tutta Italia rappresentanze di docenti, genitori, personale Ata, dirigenti, enti locali, sindacalisti.
Soprattutto alcuni esponenti del mondo sindacale hanno espresso giudizi negativi sulle domande contenute nel questionario a risposte chiuse somministrato presso gli Uffici scolastici provinciali.
Al centro dei questionari il Pof che, a quanto sembra, avrebbe trovato "impreparati" i genitori che forse avrebbero voluto essere ascoltati su altre questioni.
Insomma c’è chi avrebbe varie cose da chiedere e da dire al ministro, ma, come in un dialogo tra sordi, il ministro Fioroni vuole ascoltare altro.
È urgente, quindi, conoscere presto gli esiti di quella operazione "ascolto" che, quanto a immissione di dati dei questionari nel cervellone per l’elaborazione, è arrivata intorno all’80%, per concretizzare l’occasione di ascolto da parte di Fioroni.