Fioramonti si dimette: ‘Che resto a fare nel Governo?’

È ufficiale: Lorenzo Fioramonti esce dalla compagine governativa in quanto nella Legge di bilancio 2020 non sono stati stanziati i 3 miliardi che aveva chiesto per Scuola e Ricerca fin dal suo insediamento. Secondo agenzie stampa pare che l’inquilino di Viale Trastevere abbia infatti già consegnato le dimissioni al premier, Giuseppe Conte. Già nelle ore scorse alcuni quotidiani avevano riportato una battuta pronunciata da Fioramonti alla presenza di alcuni colleghi: “Che resto a fare nel Governo?” .

“Sulla scuola abbiamo fatto passi avanti importanti. Alcuni proprio in queste ore e ci stiamo muovendo nella direzione giusta. E alla fine vedremo se saranno sufficienti”, aveva detto il Ministro in merito sullo stanziamento previsto nella manovra in tema di istruzione. Era il 12 dicembre e la discussione sulla legge di bilancio stava entrando nel vivo. A Trieste, a margine del vertice dei ministri della ricerca, Fioramonti aveva ricordato che “la scuola in questo Paese avrebbe bisogno di 24 miliardi. I 3 miliardi che io ho individuato, non sono la sufficienza” ma rappresentano “la linea di galleggiamento”.

Ora, a circa 48 ore dall’ok della Camera alla Manovra, Fioramonti sembra davvero deciso a fare un passo indietro. Stando inoltre a voci non smentite pare che il Ministro sia addirittura intenzionato non solo a dimettersi, ma ad uscire dal M5S per formare un gruppo parlamentare al quale potrebbero aderire almeno una decina di “dissidenti” che contestano la linea del capo politico Luigi Di Maio.