Finanziaria e iscrizioni si intrecciano al comma 419

Il nuovo articolo 2 della finanziaria con maxiemendamento pone da subito un problema che riguarda le iscrizioni scolastiche per l’anno prossimo per il primo anno delle superiori.
Il comma 419 prevede infatti che “il numero delle classi prime e di quelle iniziali di ciclo dell’istruzione secondaria di secondo grado si determina tenendo conto del numero complessivo degli alunni iscritti, indipendentemente dai diversi indirizzi, corsi di studio e sperimentazioni passate ad ordinamento.”
Una norma simile esiste da sempre nella scuola primaria, qualora nello stesso plesso vivano classi a tempo ordinario e a tempo pieno: in base al numero di alunni iscritti si determina il numero delle classi, poi si organizzano le attività diverse per gruppi di alunni.
Nelle superiori, fino ad oggi, può capitare che, in base alle diverse scelte di indirizzo, vi siano classi con numero ridottissimo di studenti (10-12).
La nuova norma è chiaramente finalizzata a ridurre il numero delle classi e dei posti di docente anche nella secondaria di II grado e comporta la convivenza all’interno della medesima classe di gruppi di studenti con opzioni diverse per indirizzi scelti e corsi di studio.
Oltre alla complessità organizzativa che ne deriverà, potrebbe esservi riduzione degli indirizzi differenziati, vanificando le scelte dei ragazzi al momento delle iscrizioni.
La circolare 110 delle iscrizioni emanata venerdì scorso non tratta della questione, perché la norma ancora non è in vigore. Ma, prima della fine del gennaio prossimo, termine ultimo per iscrivere i ragazzi al primo anno delle superiori il problema ci sarà tutto, a meno che il Ministero non decida di rinviare l’applicazione della nuova norma al prossimo anno.
La nuova norma non riguarda, comunque, gli istituti in cui sono presenti ordini o sezioni di diverso tipo, dove le classi prime si determineranno separatamente per ogni ordine e tipo di sezione, come prima.