
Finanziamenti alle scuole. Requisitoria dellANP
Con una lunga e polemica lettera indirizzata ai ministri Fioroni, Padoa Schioppa e Nicolais e ai presidenti delle Commissioni Istruzione del Senato (Franco) e della Camera (Folena), l’Associazione Nazionale Presidi e Alte Professionalità (ANP) torna sulla questione del finanziamento alle scuole lamentando il fatto che “a distanza di oltre un mese, e nonostante una presa di posizione del Ministro della Pubblica Istruzione datata 22 marzo, si deve constatare che nulla è cambiato nell’entità degli stanziamenti, che sono in molti casi esauriti da tempo“.
L’ANP teme che dietro il ritardo nella soluzione del problema, in particolare per quanto riguarda il pagamento delle supplenze, si nasconda una manovra volta a rimettere in discussione la norma, inserita nella Finanziaria 2007, che prevede il finanziamento diretto alle scuole attraverso due soli capitoli del bilancio del Ministero, “una delle pochissime azioni concrete, attuate negli ultimi anni, per sviluppare l’autonomia delle scuole e l’efficienza di gestione“.
Per dare effettiva attuazione a questa norma, però, serve almeno il doppio delle somme finora erogate. “Non è lecito scaricare sui dirigenti delle scuole l’onere di rifiutare agli utenti la prestazione didattica cui hanno diritto, ovvero quello di privare i supplenti delle prospettive di lavoro o della retribuzione relativa“. Insomma al dirigente scolastico devono essere assegnati i mezzi con i quali far fronte all’obbligo di nominare i supplenti. Altrimenti non lo si può obbligare.
Segue l’elenco delle richieste, tra le quali, oltre al rifinanziamento immediato del fondo per le supplenze “in misura corrispondente al fabbisogno accertato in base alla serie storica consolidata dell’ultimo quinquennio“, l’ANP inserisce la restituzione ai dirigenti del potere di nomina di tutto il personale a tempo determinato, l’imputazione alla fiscalità generale di tutte le spese per supplenze legate a finalità sociali (maternità, patologie gravi), e l’eliminazione della Tariffa di igiene ambientale (ex TARSU) dalle spese da fronteggiare con i fondi delle istituzioni scolastiche.
“In assenza di un significativo intervento di correzione nella direzione sopra indicata” – così conclude la lettera dell’ANP – “il funzionamento didattico delle scuole potrebbe non essere garantito nella fase finale del corrente anno scolastico, ed a maggior ragione risulterebbe pregiudicato l’avvio del prossimo“.
Solo gli utenti registrati possono commentare!
Effettua il Login o Registrati
oppure accedi via