La ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, cerca di calmare le polemiche di questi giorni relative allo schema di decreto sull’inclusione. Molti infatti ritengono che l‘esame di terza media per gli alunni disabili sia discriminatorio, ma proprio su questo punto la Ministra rassicura: “La stessa legge 104 del 1992 stabilisce chiaramente che le studentesse e gli studenti della scuola dell’obbligo debbano essere verificati in base agli obiettivi del Piano educativo individualizzato, affinché si possa ragionare sulle abilità specifiche sviluppate e potenziate durante gli anni di studio. Continueremo su questa strada e rafforzeremo una scuola di diritti e di opportunità che metta al centro le ragazze e i ragazzi, le loro peculiarità e il loro desiderio di futuro. Vogliamo costruire per loro una scuola che li accompagni nel domani. E una società che li accolga e faccia della loro diversità un’occasione di crescita globale“.
Dalle parole della Fedeli appare chiara la volontà di rimettere mano al decreto delegato della legge 107: “Le imprecisioni o le problematiche emerse verranno migliorate in ambito parlamentare – afferma infatti la Ministra – Abbiamo chiaro che la disabilità è ricchezza, non è qualcosa in meno ma una positiva diversità e la nostra azione sarà improntata su questo principio cardine“.
“Tutte le studentesse e gli studenti con disabilità – ha ribadito Fedeli – saranno messi nelle condizioni di svolgere al meglio il proprio percorso di studi e di concluderlo sostenendo prove che attestino le loro specifiche competenze e abilità, in base al Piano educativo individualizzato, predisposto di proposito per loro”.
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