Fatti di Macerata, Segre: ‘Combattere il razzismo classe per classe’. Fedeli: ‘Siamo al tuo fianco nella battaglia per l’istruzione alla memoria’

«È davvero un bel gesto, quello annunciato dalla Senatrice a vita Liliana Segre davanti al crimine di Macerata, di utilizzare il suo nuovo ruolo in Senato come strumento per combattere il razzismo e la xenofobia ‘classe per classe, testa per testa’, perché abbiamo il dovere morale di svuotare tutti i serbatoi di odio e il primo lavoro da fare è proprio quello di far conoscere a tutte le nostre ragazze e a tutti i nostri ragazzi quello che è accaduto, anche nel nostro Paese, per mano della dittatura fascista. Liliana Segre l’ha vissuto sulla propria pelle: scacciata, bambina, dalla scuola, trasformata in un fantasma agli occhi dei suoi compagni e quindi perseguitata, imprigionata, portata nei campi di sterminio per poi lì vedere i propri familiari uccisi dall’odio razzista. È assieme a lei che dobbiamo far emergere forte nelle coscienze dei nostri giovani il grido: MAI PIÙ».

Così la Ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli ha accolto la decisione della Senatrice a vita, Liliana Segre, di impegnarsi in un progetto per le scuole contro il razzismo. Per quel che riguarda la proposta di togliere la parola “razza” dalla Costituzione, la Ministra ricorda che quella adottata dalle Madri e dai Padri Costituenti fu una «scelta ragionata, frutto di un lungo e approfondito dibattito, al termine del quale si decise di inserire la parola ‘razza’ anziché altre come ‘etnia’ o ‘stirpe’ proprio a memoria dell’uso discriminatorio che ne venne fatto e come monito a mai più ripetere gli stessi gravi, tragici errori». Bene, però, oggi riflettere sulla proposta di Segre, alla quale Fedeli assicura: «Siamo al tuo fianco in questa battaglia per l’istruzione e l’educazione alla memoria».

«Spesso mi viene da pensare – ragiona Fedeli – che per un ragazzo che oggi ha 17-18 anni il periodo della nostra storia che va dalla dittatura fascista alle persecuzioni razziali contro gli ebrei, alla Seconda guerra mondiale e alla nascita della Repubblica e della Costituzione ha la stessa distanza temporale che per la mia generazione aveva il Risorgimento. È una cosa scritta sui libri, che è accaduta ed è finita e che va studiata per superare l’interrogazione. Ecco, dobbiamo evitare che quella distanza diventi distacco».