Falsi diplomi per posti veri in segreteria

Da tempo nelle scuole romane correva voce di vie facili per un posto di impiegato nelle segreterie delle scuole. Secondo quanto risulta a Tuttoscuola, un’inchiesta condotta in questi mesi dal nucleo investigativo dei carabinieri della capitale avrebbe messo le mani su un giro di falsi diplomi e di falsi certificati di servizio, spesso accompagnati da autocertificazioni fraudolente. La base operativa delle falsificazioni sarebbe stata localizzata nella zona di Aversa, nel casertano. Sarebbero coinvolte scuole private ma anche statali.
I casi finora rilevati, attualmente al vaglio del magistrato, fanno temere che si tratti della classica punta dell’iceberg, sotto alla quale si potrebbe nascondere un preoccupante sommerso dai confini non definibili. E non si sa da quanto tempo dura la truffa.
L’inchiesta avrebbe svelato l’utilizzo di diplomi (falsi) e/o certificati di servizio (falsi) per iscriversi nelle graduatorie permanenti di assistenti amministrativi (applicati di segreteria) di Roma, e collocarsi, grazie ai punti di diploma e di servizio, in posizione utile per l’assunzione annuale (sembra che qualcuno sia passato nel frattempo in ruolo).
Su un’ottantina di casi esaminati, il dieci per cento avrebbe messo in evidenza senza ombra di dubbio la truffa. Tutti i soggetti coinvolti sarebbero di origine campana.
Sembra che il CSA di Roma (l’ex Provveditorato agli studi), che – in base alla posizione da essi occupata nelle graduatorie permanenti – ha nominato gli impiegati truffaldini, non sia ancora stato ufficialmente informato. Appena il giudice comunicherà gli esiti dell’inchiesta, gli interessati dovrebbero essere immediatamente dichiarati decaduti, perché il rapporto di lavoro pubblico è nullo in qualsiasi momento, se viene accertata la mancanza del possesso dei regolari requisiti di accesso.
Questi gli effetti amministrativi. Ovviamente i reati sono anche perseguibili in sede civile e penale.
Ma cerchiamo di capire meglio cosa si nasconde dietro questo fenomeno dei falsi certificati, di cui con preoccupante frequenza è piena la cronaca. Basti ricordare, tra le tante, la recente vicenda dei falsi diplomi biennali di specializzazione per il sostegno agli alunni portatori di handicap rilasciati a Bari, o le attestazioni false a Napoli per il conferimento degli incarichi di presidenza.