Fa scrivere ad alunno ‘Sono deficiente’, condanna mitigata

La Cassazione ha parzialmente confermato la sentenza di condanna per un’insegnante palermitana, accusata di abuso dei mezzi di correzione, perché aveva costretto un alunno a scrivere per 100 volte “sono un deficiente”.

All’insegnante di scuola media sono stati inflitti 20 giorni dalla Suprema Corte, mentre era stata assolta in primo grado e condannata invece a un mese in appello. La Cassazione ha deciso di eliminare l’aggravante relativa alle lesioni.

I fatti risalgono al gennaio 2006. La punizione inflitta dalla docente all’alunno era stata scelta dopo che il ragazzino si era rifiutato di fare entrare nel bagno un compagno dandogli dell’omosessuale (usando l’epiteto più volgare e sprezzante per definirlo). Il procedimento era stato avviato dopo la querela da parte del padre dello studente punito.