
Estate lunga, ma non per tutti: torna Arcipelago Educativo, contro la perdita di apprendimenti estivi

L’Italia detiene il primato europeo per la pausa estiva più lunga a scuola. Ma senza opportunità educative, per molti studenti il rischio è quello di perdere competenze e motivazione. Il progetto Arcipelago Educativo – promosso da Save the Children e Fondazione Agnelli – prova a invertire la rotta.
Con le sue 13 settimane di pausa estiva, l’Italia è tra i Paesi europei in cui la scuola resta chiusa più a lungo. Un’estate che per alcuni studenti può essere occasione di scoperta e arricchimento, ma che per troppi altri si trasforma in un tempo vuoto di stimoli, esperienze e relazioni, con ricadute significative sugli apprendimenti. È il fenomeno noto come summer learning loss, che colpisce in particolare chi vive in condizioni socioeconomiche fragili.
A ricordarlo sono ancora una volta i dati: un milione e trecentomila minorenni in Italia vive in povertà assoluta. Oltre una famiglia su quattro con figli (il 28,2%) non può permettersi una settimana di vacanza all’anno, percentuale che sale al 36,9% tra le famiglie monogenitoriali. In parallelo, secondo i dati OCSE, il 40% degli studenti al termine del primo ciclo non raggiunge le competenze minime in italiano (il 44% in matematica), numeri che crescono al 44% e 48% alla fine delle superiori.
In questo contesto torna per il sesto anno consecutivo Arcipelago Educativo, il progetto promosso da Save the Children e Fondazione Agnelli per contrastare la perdita di apprendimenti estivi e offrire a bambine, bambini e adolescenti attività educative gratuite, mirate e di qualità nei mesi estivi. Un’iniziativa che coniuga scuola, territorio e terzo settore in un’alleanza educativa che guarda soprattutto agli studenti più a rischio di dispersione.
Oltre la scuola: apprendere, giocare, crescere
L’edizione 2025 ha preso il via in queste settimane, coinvolgendo direttamente oltre 540 ragazze e ragazzi tra i 9 e i 14 anni in 12 Istituti Comprensivi di 9 città italiane (tra cui Milano, Napoli, Palermo, Torino, Venezia e Rosarno). Il programma, pensato insieme a docenti e famiglie, prevede 100 ore di attività educative: laboratori, uscite nella natura o nei musei, tutoraggio personalizzato e momenti per il recupero e il rafforzamento degli apprendimenti.
I partecipanti – per il 49% con background migratorio e per il 22% con bisogni educativi speciali – provengono da territori segnati da disuguaglianze educative e da scuole in cui la dispersione implicita e la povertà educativa sono particolarmente diffuse.
“Il tempo estivo, in assenza di stimoli educativi adeguati, può comportare una perdita negli apprendimenti e nelle conoscenze – ha dichiarato Francesca Bilotta, Responsabile Educazione e Povertà Minorile di Save the Children –. Arcipelago Educativo assicura la possibilità di trascorrere un tempo denso di opportunità, con i propri coetanei e gli educatori, grazie al sostegno delle scuole e di molte organizzazioni del terzo settore”.
Un modello che funziona. E si può replicare
Nato nel 2020 in risposta all’emergenza Covid, Arcipelago Educativo ha già coinvolto oltre 7.400 tra bambini e adolescenti in tutta Italia. A testimoniarne l’impatto è una valutazione indipendente condotta da FBK-IRVAPP nel 2022: chi ha partecipato al progetto ha ottenuto, in media, 2 mesi di progresso in Matematica e 3,5 in Italiano, con miglioramenti anche nell’atteggiamento verso lo studio e nella socializzazione.
Risultati che hanno spinto a diffondere la metodologia: dal 2023 ad oggi, altri 27 istituti scolastici e 37 enti del terzo settore in tutta Italia hanno adottato il modello, coinvolgendo più di 4.600 studenti in contesti diversi, dalle periferie urbane alle aree montane in via di spopolamento, come nel caso della Val Cavallina, in provincia di Bergamo.
“Questi dati confermano ciò che la nostra esperienza ci ha insegnato: la perdita di apprendimenti durante l’estate si può contrastare – ha commentato Andrea Gavosto, Direttore della Fondazione Agnelli –. Arcipelago Educativo è un modello replicabile che può ispirare anche politiche nazionali, come i Piani estate del Ministero dell’Istruzione”.
La scuola non chiude d’estate
Arcipelago Educativo è più di un campus estivo: è un intervento educativo mirato, fondato sulla stretta collaborazione con le scuole, il coinvolgimento attivo delle famiglie e una visione integrata dello sviluppo cognitivo, emotivo e sociale.
Per le scuole e le organizzazioni interessate a replicare l’esperienza, Save the Children ha messo a disposizione un manuale metodologico gratuito (“Arcipelago Educativo: un metodo che funziona”) e una piattaforma digitale con oltre 550 risorse educative, utilizzabili anche durante l’anno scolastico.
Un’educazione che non si ferma a giugno, ma continua a camminare accanto a chi rischia di restare indietro. Anche d’estate.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Solo gli utenti registrati possono commentare!
Effettua il Login o Registrati
oppure accedi via