Enam: estremo appello per evitarne la cancellazione

I maestri, con gli ex direttori didattici, non possono e non vogliono rinunciare all’azione assistenziale di cui beneficiano da oltre sessant’anni contro l’esproprio del loro patrimonio immobiliare“.

L’appello, rivolto al governo alla vigilia dell’approvazione della manovra finanziaria, è del presidente dell’Enam – Ente nazionale di assistenza magistrale – Ciro Di Francia, poiché un emendamento alla manovra, a firma della senatrice del Pdl, Maria Ida Germontani e approvato in commissione Bilancio al Senato, prevede la soppressione dell’ente.

Ma “l’Enam si finanzia con il contributo diretto della categoria attraverso una trattenuta sullo stipendio“, si legge nel comunicato diffuso alle agenzie, “Nessun centesimo di contributo pubblico. L’85% delle entrate coprono prestazioni sociosanitarie, interventi per eventi eccezionali come il sisma in Abruzzo, casi di particolare indigenza, contributi a soggetti non autosufficienti, borse di studio agli orfani degli iscritti“.  

Perciò i responsabili dei Comitati provinciali stanno contattando i deputati e i senatori dei diversi collegi territoriali perchè facciano pressione sul Parlamento e sul Governo per convincere il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, che “è importante per la categoria mantenere la missione statutaria dell’Enam“.

L’emendamento prevede che le funzioni e il patrimonio dell’Enam siano assegnati all’INPDAP.