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L’istituzione scolastica, il paradigma immobile del ‘900, è oggi in continuo cambiamento. A fronte delle nuove proposte metodologiche, “Educazione civica e alla cittadinanza: un bilancio finale”, il lavoro di approfondimento di Cristina Galofaro e Irene Cagol, arriva a offrire una riflessione sull’insegnamento dell’educazione civica che, secondo la Legge 92/2019 e il successivo D.M. 22 giugno 2020, ha messo in evidenza alcune criticità e sfide della didattica, aprendo prospettive di lavoro che rivoluzionano la consueta pratica didattica.

I nuovi elementi in gioco, quali la riprogettazione del curriculum scolastico nella scuola secondaria di secondo grado con esperienze significative trasversali, il ruolo del docente coordinatore all’interno del consiglio di classe, l’elaborazione della UdA e la valutazione di processo e finale richiedono ai docenti un approccio finalizzato all’individuazione di competenze civiche e sociali che, per la loro natura olistica, presuppongono l’utilizzo di strumenti valutativi tipici di una didattica di qualità.  

Misurare una competenza, dunque, comporta l’applicazione di metodologie attive che stimolino la metacognizione degli studenti rispetto ad un sapere puramente teorico e astratto. Da ciò deriva, infine, una riflessione sulla valutazione numerica attuale e un ripensamento a favore di una valutazione per livelli di competenze.

Scarica e leggi “Educazione civica e alla cittadinanza: un bilancio finale”

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