Educazione Civica: deve diventare materia curricolare

Nelle ultime settimane l’insegnamento dell’educazione civica si è finalmente affermato come tema importante nel dibattito pubblico sulla scuola. 

Finora, infatti, le competenze di cittadinanza sono sempre state marginali e trascurate: il relativo insegnamento è stato affidato alla buona volontà degli insegnanti di italiano e storia ed è stato relegato alla condizione di materia-non-materia con una progettualità non uniforme. Il risultato di questa parcellizzazione è che le studentesse e gli studenti non conoscono le più elementari regole su cui si fonda il “vivere insieme agli altri”, non sanno quali siano i loro diritti e doveri, non hanno cognizione delle istituzioni democratiche e dello spazio dell’azione pubblica, non conoscono i diritti umani e gli sforzi che donne e uomini hanno compiuto per la democrazia. Solo il 13,8% di loro conosce la Costituzione, mentre il 55% non ne possiede una copia, non sa quali siano i temi trattati né chi l’abbia approvata. In una parola, il nostro sistema di istruzione e formazione ha rinunciato a sostenere e ad alimentare la consapevolezza civica e storica delle giovani e dei giovani. 

Tutte le direttive, le linee guida e i progetti pensati per colmare queste lacune sono risultati marginali e molto spesso inefficaci. Il motivo è semplice: la consapevolezza di diritti e doveri, delle regole della convivenza civile, della responsabilità di essere cittadine e cittadini, implica una educazione che non può essere affidata solo a iniziative “spot”.

Educare alla cittadinanza significa portare avanti un processo continuo ed irrinunciabile teso a coltivare l’identità italiana ed europea per far capire che viviamo in una comunità internazionale con interessi comuni come il rispetto del diritto, la pace, la parità tra donne e uomini, la crescita del capitale umano, il valore dell’innovazione, il rispetto dell’ambiente. 

In molti stati dell’Unione Europea l’educazione civica è inserita nel curriculum scolastico. Ed è ciò che propone Forza Italia: l’educazione alla cittadinanza deve diventare materia curriculare obbligatoria nelle scuole di ogni ordine e grado, con un monte ore dedicato e una programmazione specifica portata avanti da docenti di italiano e storia nel primo ciclo e da docenti di diritto nel secondo ciclo. Tutto questo in linea con il Consiglio d’Europa che, con la Carta dell’Educazione alla cittadinanza democratica e con una Raccomandazione del 2010, ha invitato gli stati membri ad introdurre nei loro sistemi educativi l’educazione alla cittadinanza democratica con una stretta relazione con i diritti umani, fornendo obiettivi e strumenti.

Il  punto fermo, a mio avviso, rimangono le parole di Jaques Delors “l’educazione deve fornire alle nuove generazioni le mappe di un mondo complesso in continuo cambiamento e la bussola che consente di orientarsi”.