Edilizia scolastica a misura di studenti. In Gran Bretagna

In un momento in cui il governo conservatore di David Cameron affronta il nodo di una riforma scolastica ampia e complessa, il taglio dei fondi statali e, segnatamente, l’annullamento del progetto di costruzione o ristrutturazione degli edifici scolastici – che avrebbe dovuto impegnare 55 miliardi di sterline, interessando almeno 700 scuole in Inghilterra – impattano con altri aspetti della nuova politica scolastica: l’avvio delle scuole indipendenti dal settembre 2011 e la trasformazione in accademie delle attuali scuole amministrate e controllate localmente.

Questo lo scenario, ma gli aspetti pratici – come e dove collocare alunni ed insegnanti delle future scuole indipendenti, ad esempio – non sono meno importanti.

Al proposito, i docenti hanno fatto sentire la propria voce attraverso una recentissima ricerca i cui  risultati mettono in evidenza disagi e problematiche legate alla carenza di strutture scolastiche adeguatamente attrezzate per consentire ad insegnanti e studenti di lavorare al meglio.

Su un campione di poco più di 500 insegnanti di ogni parte della Gran Bretagna, il 26% ritiene non sufficientemente adeguato il proprio ambiente di lavoro.

Gli insegnanti lamentano le limitate dimensioni delle aule che non consentono una sufficiente flessibilità d’uso, la mancanza di spazi idonei per i momenti di pausa e servizi igienici che “fanno sentire gli studenti poco rispettati”. Oltre il 90% degli intervistati ha affermato che l’ambiente scolastico influisce significativamente sull’apprendimento.

I ricercatori, al termine della loro analisi, hanno dichiarato che quello che si spende per gli edifici scolastici è un investimento positivo e non un lusso sprecato e auspicano un uso più saggio delle risorse ottenute attraverso il pagamento delle tasse.