Ecco le linee guida per il portfolio

Il Miur ha emanato disposizioni per la compilazione del portfolio.

Il portfolio delle competenze è uno degli punti della riforma che hanno fatto discutere sindacati e insegnanti nel primo anno di attuazione, al punto che qualche scuola non lo ha nemmeno adottato, pur essendo, secondo quanto sostiene il Miur, obbligatorio.

Dopo un anno di libera applicazione e dopo che questa estate anche il Garante della privacy è intervenuto a raccomandarne un uso più sobrio e rispettoso della tutela individuale degli alunni, il Miur ha finalmente emanato linee guida per la sua compilazione.

Con circolare n. 84 in data 10 novembre sono state fornite indicazioni per la predisposizione del portfolio, accompagnando il tutto con un ampio dossier di modulistica ad hoc.

Il portfolio, secondo il Miur, dovrebbe avere una parte strutturata e obbligatoria, una parte obbligatoria ma a struttura libera e, infine, una parte consigliata.

Visto che le lezioni sono ormai cominciate da due mesi e che molte scuole hanno probabilmente già predisposto propri modelli di portfolio, il Miur autorizza eventuali adattamenti della propria modulistica, lasciando intendere che comunque l’intero nuovo impianto dovrà tassativamente andare a regime con l’estensione della riforma a tutte le classi del primo ciclo (cioè dall’anno prossimo).

Il portfolio comprende il documento di valutazione e, novità assoluta, la certificazione delle competenze (da compilare al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado) e il consiglio di orientamento (da rilasciare prima dell’iscrizione al 2° ciclo).