Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

E’ scoppiata la guerra di educazione fisica

Gli insegnanti di educazione fisica sono in rivolta perché la loro materia non dovrebbe concorrere alla media dei voti, secondo quanto è previsto dalla bozza di regolamento sulla valutazione che il Miur ha inviato al CNPI a dicembre.

Nel testo ufficioso (si tratta di una bozza dello schema che, dopo la sua stesura finale, dovrà essere inviato al Consiglio dei ministri) appare questa frase sia per la scuola media che per gli istituti superiori: Dalla votazione complessiva è escluso l’insegnamento della religione cattolica, ai sensi dell’art. 309 del Testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 296 nonché la disciplina relativa all’educazione fisica, ai sensi dell’art. 304 del medesimo Testo unico.

Sembra di capire che l’oggetto del contendere non è tanto il futuro regolamento sulla valutazione (che si limita a coordinare le norme esistenti in materia), ma piuttosto quel citato articolo 304 che, in proposito recita: Il voto di educazione fisica non è compreso nel calcolo della media dei punti ai fini dell’ammissione ad esami, dell’iscrizione alle scuole e della dispensa dal pagamento delle tasse scolastiche.

Si tratta di una norma superata nei contenuti, ma, ahinoi, tuttora vigente. Gli insegnanti di educazione fisica, stando così le cose, farebbero bene a chiederne l’abrogazione anziché protestare per la sua applicazione.  

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