
‘È intelligente, ma non si applica’. Il Growth mindset come motore dell’impegno

Di Samuela Camelliti (Genio Net)
Continuiamo a parlare di “growth mindset”, in questo caso relativamente a come utilizzarlo per allenare perseveranza e impegno a ogni età. Vediamo come potremmo impostare una lezione su questi temi.
Scuola Primaria
Attività: Storie di Perseveranza
Lettura di una Storia:
Leggi una storia che evidenzi la perseveranza e il superamento delle difficoltà. Puoi scegliere un libro illustrato o raccontare una storia di vita reale.
Un ottimo libro da leggere è “La coccinella prepotente”, di Eric Carle. Parla di una coccinella che impara a non arrendersi di fronte alle sfide.
Ecco il riassunto del testo: Il tutto comincia una notte… con le lucciole che brillano al chiarore della luna e una foglia verde piena di afidi… Due coccinelle si avvicinano alla foglia, una da destra e una da sinistra, entrambe con l’intenzione di mangiare gli afidi per colazione… La coccinella gentile saluta cordialmente l’altra coccinella e le propone di dividere il pasto a metà, “Neanche per sogno, li voglio tutti per me!” Dice la coccinella prepotente, “O preferisci batterti con me?” “Se proprio lo vuoi” risponde la coccinella gentile. La coccinella prepotente fa un passo indietro e se ne va, dicendo “Ah, lasciamo perdere, sei troppo piccola per me!”. Alle sei incontra una vespa e le dice “Fatti sotto, battiti con me!“, ma alla vista del pungiglione e alla risposta “Se proprio lo vuoi”, vola via dicendo “Ah, lasciamo perdere, sei troppo piccola per me!”. Alle sette incontra un cervo volante e gli chiede “Fatti sotto, battiti con me!”, ma alla vista delle mandibole e alla risposta “Se proprio lo vuoi” vola via dicendo “Ah, lasciamo perdere, sei troppo piccolo per me!”. Alle otto incontra una mantide e le chiede “Fatti sotto, battiti con me!”, ma alla vista dei tentacoli e alla risposta “Se proprio lo vuoi” vola via dicendo “Ah, lasciamo perdere, sei troppo piccola per me!”. Alle nove incontra un passero e gli chiede “Fatti sotto, battiti con me!”, ma alla vista del becco tagliente e alla risposta “Se proprio lo vuoi” vola via dicendo “Ah, lasciamo perdere, sei troppo piccolo per me!” Alle dieci incontra un astice, alle undici una puzzola… A mezzogiorno un serpente… All’una una iena… Alle due un orango… Alle tre un rinoceronte… Alle quattro un elefante… Alle cinque vide una balena e le disse “Fatti sotto, battiti con me!“ Ma la balena non le diede nessuna risposta. “In tutti i casi sei troppo piccola per me” e gonfiandosi tutta riprese a volare. Alle cinque e un quarto, la coccinella prepotente disse ad una pinna laterale della balena “Fatti sotto, battiti con me!” Non ricevendo nessuna risposta, riprese il volo. Alle cinque e mezza, la coccinella prepotente disse alla pinna dorsale della balena “Fatti sotto, battiti con me!” Non ricevendo nessuna risposta, riprese il volo. Alle cinque e tre quarti, la coccinella prepotente disse alla pinna di coda della balena “Fatti sotto, battiti con me!” Ma dalla pinna di coda ricevette un tale colpo… che la fece volare altissima sul mare e sulla terra. Alle sei di sera era di nuovo nello stesso punto da cui era partita al mattino… “Sei di nuovo qua”, le chiese la coccinella gentile. “Devi essere affamata, se vuoi sono avanzati degli afidi, puoi mangiarli per cena!” Grazie, rispose la coccinella prepotente stanca e affamata. “Ce li dividiamo?”
In questo caso, la coccinella non si è arresa e ha usato la sua esperienza per imparare qualcosa di buono dai suoi errori.
Quale significato danno i tuoi alunni alla storia?
Attività di Discussione:
Chiedi agli studenti di condividere un momento in cui hanno dovuto perseverare per raggiungere un obiettivo.
Fai domande che li aiutino a riflettere su come si sono sentiti e cosa hanno imparato dall’esperienza, ad esempio: “Ricordi un momento in cui hai dovuto provare e riprovare per riuscire a fare qualcosa? Come ti sei sentito quando finalmente ci sei riuscito?”
Creazione di Poster:
Organizza una sessione in cui gli studenti creano poster che illustrano esempi di “growth mindset”, utilizzando le storie condivise come ispirazione.
Chiedi agli studenti di disegnare se stessi mentre superano una sfida. Spronali a scrivere una frase incoraggiante sul poster, come “Io posso farcela!” Appendili in classe come promemoria visivo del valore della perseveranza.
Scuola Secondaria di I Grado
Attività: L’Errore come Opportunità di Apprendimento
Discussione Sugli Errori:
Inizia la lezione discutendo l’importanza degli errori nel processo di apprendimento. Chiedi agli studenti di condividere esperienze in cui hanno imparato da un errore.
Racconta un aneddoto personale su un errore che hai commesso e cosa hai imparato, per creare un ambiente di apertura.
Studio di Casi:
Presenta studi di casi o storie di personaggi famosi che hanno superato fallimenti e hanno avuto successo grazie alla loro perseveranza.
Utilizza storie di personaggi come Thomas Edison o J.K. Rowling per illustrare come hanno trasformato i fallimenti in successi. Probabilmente, i tuoi alunni hanno già sentito di come la Rowling sia diventata famosa, ma non credo che conoscano la vita di Edison, in particolare le difficoltà che ha incontrato a scuola, pur diventando poi uno dei più grandi inventori del mondo.
Proponiamo entrambe le biografie.
Thomas Edison
Thomas Edison nacque l’11 febbraio 1847 in una famiglia numerosa e modesta. Fin da bambino, Thomas si dimostrò molto curioso e interessato a capire come funzionavano le cose. Ma la sua esperienza scolastica non fu affatto facile.
Quando Thomas aveva solo sette anni, la sua famiglia si trasferì a Port Huron, in Michigan. Qui iniziò a frequentare la scuola pubblica, ma ebbe grandi difficoltà. Thomas era un bambino irrequieto e la sua mente sembrava sempre in movimento, piena di domande e di idee. Questo comportamento non era ben visto dai suoi insegnanti, che lo consideravano un allievo difficile e poco intelligente. Uno di loro arrivò a definirlo “confuso” e “stupido”. Queste parole fecero molto male a Thomas, che si sentì incompreso e demotivato.
Sua madre, Nancy Edison, non era d’accordo con l’opinione degli insegnanti. Nancy era stata una maestra e sapeva riconoscere il potenziale di suo figlio. Decise quindi di ritirarlo da scuola e di istruirlo a casa. Questa fu una svolta cruciale nella vita di Thomas. Sua madre gli insegnò a leggere, a scrivere e a fare i calcoli, ma soprattutto gli trasmise l’amore per la lettura e la conoscenza. Thomas iniziò a leggere libri di ogni genere, immergendosi in avventure scientifiche e storie affascinanti.
Thomas era un lettore vorace e imparava velocemente. Aveva un piccolo laboratorio in casa dove sperimentava con vari materiali e strumenti. La sua curiosità non conosceva limiti: smontava e rimontava oggetti, cercando di capire come funzionavano. Questo approccio pratico all’apprendimento gli permise di sviluppare un pensiero critico e creativo.
All’età di 12 anni, Thomas iniziò a lavorare vendendo giornali e dolciumi sui treni della Grand Trunk Railroad. Non solo vendeva i giornali, ma li stampava anche, diventando così il più giovane editore di giornali in America. Durante questo periodo, allestì un piccolo laboratorio chimico in un vagone merci dove eseguiva esperimenti. Fu proprio su uno di questi treni che avvenne uno degli incidenti che gli danneggiò l’udito, un problema che lo afflisse per tutta la vita.
Nel 1862, Edison salvò un bambino da un pericolo imminente sui binari del treno. Per ricompensa, il padre del bambino, un telegrafista, lo istruì sui segreti del telegrafo. Questo evento segnò l’inizio della carriera di Edison nel mondo delle comunicazioni. Divenne un operatore telegrafico itinerante, lavorando in varie città degli Stati Uniti.
La sua prima invenzione significativa fu una macchina per registrare i voti, brevettata nel 1869. Tuttavia, non ebbe successo commerciale. Edison capì che doveva concentrare i suoi sforzi su invenzioni che avessero una domanda di mercato.
Nel 1876, aprì un laboratorio di ricerca a Menlo Park, nel New Jersey, che divenne famoso come la prima vera e propria “fabbrica di invenzioni”. Fu qui che Edison e il suo team di collaboratori svilupparono molte delle sue invenzioni più celebri, tra cui il fonografo nel 1877, un dispositivo in grado di registrare e riprodurre suoni. Questo fu il primo grande successo commerciale di Edison, che lo rese famoso in tutto il mondo.
Il successo più celebre di Edison fu il perfezionamento della lampadina a incandescenza. Sebbene altri inventori avessero già realizzato prototipi di lampadine, Edison fu in grado di creare una versione pratica e commerciabile nel 1879. Creò anche un sistema per la distribuzione di energia elettrica, che portò all’illuminazione elettrica delle città.
Nel 1882, Edison inaugurò la prima centrale elettrica commerciale a New York, rivoluzionando il modo in cui l’energia veniva utilizzata. Le sue innovazioni non si limitarono all’illuminazione: contribuì allo sviluppo del cinema con il kinetoscopio e lavorò su tecnologie come il telegrafo quadruplex, che poteva inviare più messaggi simultaneamente su una singola linea.
Edison deteneva oltre 1.000 brevetti e la sua capacità di innovare cambiò radicalmente la vita quotidiana. La sua tenacia, il pensiero pratico e la capacità di creare un team di lavoro collaborativo furono alla base del suo straordinario successo. Thomas Edison morì il 18 ottobre 1931 a West Orange, nel New Jersey, lasciando un’eredità di innovazione che continua a influenzare il mondo moderno.
J.K. Rowling
J.K. Rowling, il cui nome completo è Joanne Rowling, nacque il 31 luglio 1965 a Yate, in Inghilterra. Fin da piccola, Joanne amava leggere e inventare storie. Viveva con i suoi genitori e la sorellina, e passava molte ore a immaginare mondi fantastici. Sin da giovane, sognava di diventare una scrittrice.
Joanne frequentò l’università di Exeter, dove studiò francese e le lingue classiche. Dopo la laurea, fece diversi lavori, tra cui la segretaria e l’insegnante di inglese in Portogallo. Fu proprio durante il soggiorno in Portogallo che la vita di Joanne cominciò a prendere una piega difficile.
Nel 1992, Joanne sposò un giornalista portoghese di nome Jorge Arantes. Dalla loro unione nacque una figlia, Jessica. Tuttavia, il matrimonio non fu felice e finì presto con un divorzio tumultuoso. Joanne decise di lasciare il Portogallo e tornò in Inghilterra con la sua bambina, affrontando un periodo di grande difficoltà economica ed emotiva.
Tornata in Gran Bretagna, Joanne si stabilì a Edimburgo, in Scozia. Viveva in un piccolo appartamento con sua figlia e lottava per tirare avanti. Non aveva un lavoro stabile e dipendeva dagli aiuti dello Stato per sopravvivere. Era un periodo molto buio della sua vita, e Joanne si sentiva spesso sola e disperata. Tuttavia, anche in quei momenti difficili, non smise mai di scrivere.
Joanne aveva iniziato a immaginare la storia di Harry Potter mentre viaggiava in treno da Manchester a Londra nel 1990. La storia del giovane mago le era venuta in mente quasi tutta in una volta. Durante gli anni successivi, Joanne lavorò sulla trama e sui personaggi, annotando idee su fogli sparsi e tovaglioli di carta.
Anche nei momenti più duri, Joanne trovava conforto nella scrittura. Spesso si rifugiava in un piccolo caffè a Edimburgo, dove passava ore a scrivere mentre sua figlia dormiva nel passeggino accanto a lei. Scrivere la storia di Harry Potter diventò una sorta di ancora di salvezza per lei, un modo per evadere dalle difficoltà quotidiane e dare sfogo alla sua immaginazione.
Finalmente, nel 1995, Joanne completò il manoscritto del primo libro della serie, “Harry Potter e la pietra filosofale”. Ma il percorso verso la pubblicazione non fu facile. Il manoscritto fu rifiutato da molte case editrici, una dopo l’altra. Nonostante i numerosi rifiuti, Joanne non si arrese. Continuò a credere nella sua storia e perseverò.
La svolta arrivò nel 1996, quando una piccola casa editrice di Londra, la Bloomsbury, decise di dare una possibilità al libro. “Harry Potter e la pietra filosofale” fu pubblicato nel 1997 e divenne rapidamente un successo mondiale. I lettori di tutte le età si innamorarono delle avventure di Harry, Hermione e Ron, e della magia di Hogwarts.
Grazie al successo della serie di Harry Potter, la vita di J.K. Rowling cambiò radicalmente. Da una situazione di povertà e difficoltà, divenne una delle autrici più famose e amate al mondo. Ma ciò che rende la sua storia davvero straordinaria è la sua resilienza e la sua capacità di non arrendersi mai, nonostante tutte le avversità. Oggi, Joanne Rowling è un’ispirazione per milioni di persone, dimostrando che anche nei momenti più bui, la determinazione e la creatività possono portare a risultati straordinari.
Anche qui, puoi chiedere ai ragazzi che qualità hanno dovuto mostrare Thomas e Joanne per superare le sfide.
Attività di Riflessione:
Chiedi agli studenti di scrivere una riflessione su un errore recente e cosa hanno imparato da esso.
Condividi alcune considerazioni con la classe per normalizzare l’errore come parte del processo di apprendimento, ad esempio, fornisci una traccia per la riflessione, come “Descrivi un errore che hai commesso recentemente. Cosa hai imparato da questa esperienza?”
Scuola Secondaria di II Grado
Attività: Costruire la Resilienza
Discussione Aperta:
Inizia con una discussione aperta su cosa significhi essere resilienti.
Chiedi agli studenti di condividere esperienze in cui hanno mostrato resilienza, ad esempio: “Racconta una situazione in cui hai dovuto affrontare una grande difficoltà. Come hai fatto a superarla?”
Storie di Resilienza:
Presenta storie di individui noti per la loro resilienza, sia storici che contemporanei.
Mostra un documentario breve o una clip su Malala Yousafzai o Stephen Hawking, e discuti i tratti e le strategie che hanno permesso loro di superare le difficoltà.
Potresti usare questi:
“La teoria del tutto – Stephen Hawking”, un breve video che riassume la vita e le scoperte di Stephen Hawking, adatto per una visione in classe. (https://www.youtube.com/watch?v=abcde).
L’ideale sarebbe guardare insieme anche il film “La teoria del tutto”.
Su Malala:
Il film “Malala”, del 2015.
“He Named Me Malala”: questo documentario del 2015 racconta la storia di Malala Yousafzai, dalla sua infanzia nella valle dello Swat, al suo attacco da parte dei talebani, fino al suo discorso alle Nazioni Unite. Lo trovi su RaiPlay a questo link: https://www.raiplay.it/programmi/henamedmemalala.
“Malala Yousafzai discorso alle Nazioni Unite (con i sottotitoli in Italiano): è il discorso di Malala alle Nazioni Unite, tenuto il giorno del suo sedicesimo compleanno, e racconta il suo impegno per l’istruzione delle ragazze. Lo trovi qui: https://www.youtube.com/watch?v=abcde.
“Che fuori tempo che fa – Malala”: un’intervista in cui Malala parla della sua lotta personale e universale per il diritto all’istruzione. Disponibile su RaiPlay.: https://www.raiplay.it/video/2015/11/Che-fuori-tempo-che-fa—Malala-95a8d5aa-7cb4-4c4e-b2c0-2b2f6e5a5c58.html.
Attività Pratica:
Organizza un’attività pratica che metta alla prova la resilienza degli studenti, come un progetto complesso o una sfida simulata.
Esempio: Proponi una simulazione di situazioni difficili da risolvere in gruppo, come organizzare un evento con risorse limitate. Dopo l’attività, discuti cosa hanno imparato sul lavoro di squadra e sulla resilienza.
Come hai visto, in questo articolo ci siamo concentrati sulla condivisione di storie in cui i ragazzi si possano rispecchiare: se rimangono colpiti a livello emotivo da certe situazioni, l’analisi guidata degli esempi citati può permettere loro di trasformare la frustrazione in perseveranza, sviluppando un “growth mindset” grazie al quale sono disposti a imparare dai propri errori e a non arrendersi finché non ottengono quello che vogliono. Il consiglio è di assegnare loro altre biografie o autobiografie da leggere durante l’anno e sulle quali confrontarsi tra di loro e con te perché la resilienza resti un “filo rosso” che li accompagni durante tutto il percorso.
Chi è l’autore dell’articolo
Genio Net
Genio Net è una rete di imprese e coordina il lavoro delle società che diffondono il metodo Genio in 21 giorni nelle 36 sedi in Italia e 15 all’estero, che hanno scelto di adottare il metodo di apprendimento efficace “Genio in 21 Giorni”, grazie al quale sono erogati quasi 550 corsi all’anno.
La missione di tutto lo Staff è far rinnamorare le persone dello studio permettendogli di raggiungere i risultati cui aspirano nel campo dell’apprendimento e dell’acquisizione di nuove conoscenze, anche nel mondo del lavoro.
Il metodo “Genio in 21 Giorni” ha aiutato 42.000 studenti a risolvere questo tipo di problemi, ed è approdato con successo anche in Svizzera, Spagna, Inghilterra e Stati Uniti.
Scopri di più: https://www.genioin21giorni.it/
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