
…. e il ministro risponde
Alla Cisl, che nella manifestazione di Roma ha criticato la sua linea politica, il ministro Gelmini ha immediatamente replicato dichiarando che “il segretario generale della Cisl Bonanni, persona che stimo, ha affermato che in Italia ci sono pochi professori, pochi bidelli e risorse limitate. Al segretario generale ricordo che l’Italia e’ in assoluta linea con la media europea. Ha più di 700mila insegnanti, addirittura 150mila bidelli e spende ogni anno 43miliardi di euro per la scuola. Anche questo dato in linea con la media europea“.
La Gelmini ha chiesto alla Cisl, e in generale ai sindacati più moderati, un grande sforzo di modernizzazione per il bene della scuola e del Paese.
Già prima della manifestazione di sabato scorso, la Gelmini aveva indetto per la prossima settimana un incontro con i sindacati della scuola per affrontare le questioni connesse con il rinnovo contrattuale, accogliendo, quindi, la richiesta di incontro della Cisl.
“La scuola vista solo come un ammortizzatore sociale, un luogo in cui l’unico obiettivo per i sindacati è la quantità e non la qualità – ha dichiarato la Gelmini – non può guardare al futuro e vincere le sfide con gli altri paesi europei“.
La Gelmini ha lasciato, comunque, intendere di non essere disposta a fare sconti, perché “una scuola che spende il 97% del bilancio in stipendi rinuncia alla qualità, al merito, alla formazione e al miglioramento dell’edilizia scolastica“.
Per il ministro, i temi centrali restano il reclutamento, la valutazione, la carriera degli insegnanti, la qualità dell’istruzione offerta ai ragazzi e, con il 30% dei risparmi in finanziaria, pagare di più i professori più bravi.
È su questi temi che la Gelmini si dichiara disponibile ad un confronto con i sindacati, ai quali chiede di avere più coraggio per affrontare la sfida dell’innovazione.
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