E Di Menna chiede l’anagrafe degli edifici scolastici

Il Ministero della pubblica istruzione realizza e cura l’aggiornamento, nell’ambito del proprio sistema informativo e con la collaborazione degli enti locali interessati, di un’anagrafe nazionale dell’edilizia scolastica, diretta ad accertare la consistenza, la situazione e la funzionalità del patrimonio edilizio scolastico. Detta anagrafe è articolata per regioni e costituisce lo strumento conoscitivo fondamentale ai fini dei diversi livelli di programmazione degli interventi nel settore“. Lo prevede(va) l’art. 7 della legge 23/1996, ma la disposizione è rimasta praticamente non applicata a tutt’oggi, anche se vi sono stati dallo scorso anno cenni di avvio presso il Miur.
A chiedere con urgenza l’attivazione dell’anagrafe degli edifici scolastici è Massimo Di Menna, recentemente riconfermato all’unanimità segretario generale della Uil-Scuola.
Vari conflitti di competenza, ha ricordato Di Menna, ne hanno impedito l’attuazione; occorre recuperare il tempo perso e approfondire, da parte del ministro, questa tematica e dare una scadenza certa per la sua realizzazione.
Il segretario della Uil-Scuola ha altresì precisato che proprio la materia dell’edilizia scolastica potrà essere oggetto del confronto che le organizzazioni sindacali della scuola hanno richiesto in tempi urgenti al ministro Fioroni sui temi legati alla riforma, al riconoscimento professionale del personale, e alle risorse da inserire nel Documento di programmazione economica e finanziaria (Dpef), da destinare all’istruzione (e al contratto scaduto).
Un primo incontro ministro-sindacati è stato fissato per mercoledì 14 giugno.