Due anni di sperimentazione delle nuove Indicazioni nazionali

I numerosi segnali di prudenza e di gradualità hanno trovato ascolto presso il ministro Fioroni che ha rinunciato ad una applicazione immediata, come aveva fatto intendere ai primi di aprile, delle nuove Indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione.
Nel corso dell’incontro tenuto nei giorni scorsi con le organizzazioni sindacali Fioroni ha presentato la proposta di itinerario per l’introduzione delle nuove Indicazioni (attualmente all’attenzione del CNPI chiamato ad esprimere un parere) che, al termine di un percorso che durerà due anni, verranno recepite da un apposito regolamento, insieme alla revisione degli ordinamenti della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione e alla ricomposizione, in un contesto unitario, di tutti gli ordinamenti dell’istruzione secondaria superiore a partire dall’anno scolastico 2009/2010.
Due anni quindi di ponte verso gli assetti definitivi che saranno accompagnati dalla riforma del decreto legislativo n. 59/2004 con il quale il ministro Moratti aveva modificato gli ordinamenti scolastici del settore.
Il percorso formale prevede l’invio alle scuole, entro settembre, del documento elaborato dalla Commissione ministeriale, attraverso un atto di indirizzo politico del Ministro.
Il non impiego di un decreto avente valore di regolamento rende soft l’impatto della scuola con le nuove Indicazioni nazionali che non avranno valore vincolante, in quanto verrà rimessa alle scuole la decisione circa i modi e i tempi per una loro attuazione.
Come ha scritto lo stesso ministro Fioroni nel suo recente atto di indirizzo del 28 giugno scorso, per quanto riguarda le Indicazioni nazionali sarà opportuno “attivare contestualmente una fase di interlocuzione, ascolto e approfondimento con il mondo della scuola per validare il nuovo testo delle indicazioni nazionali con le esperienze maturate sul campo.”