Dubbi della Lega sulla lotta alla dispersione

Il responsabile istruzione, Pittoni, precisa meglio la sua posizione sulla risoluzione Santerini

La risoluzione Santerini sulle misure per la Buona Scuola che impegna il governo per una razionale utilizzazione delle migliaia di nuovi assunti con l’obiettivo di contribuire alla miglioramento dell’offerta formativa, sta riscuotendo, giustamente, molti consensi, ma anche qualche resistenza e dubbi.

Tra gli altri, la Lega attraverso il suo responsabile istruzione, Mario Pittoni, ha espresso qualche dubbio sull’operazione ‘dispersione’ (uno dei temi trattati nella risoluzione), provocando diverse reazioni.

Per evitare fraintendimenti, Pittoni ha fornito ulteriori precisazioni: “I nostri dubbi sulla risoluzione Santerini, che chiede di “assegnare alle aree a elevata complessità una quota parte delle complessive risorse destinate all’organico funzionale“, non sono legati – come ha ipotizzato qualcuno – alla preoccupazione che al Sud arrivino più insegnanti rispetto al Nord, bensì al rischio di accentuare scompensi già oggi presenti tra le diverse aree del Paese, con un organico di rete che secondo alcune stime non supererà i 30 mila docenti, insufficienti a soddisfare le esigenze elencate nella risoluzione.

Peraltro aree ad “elevata complessità”, in seguito alla forte immigrazione, ci sono anche nel Settentrione”.

Ricordiamo che le aree di cui parla la risoluzione Santerini sono quelle individuate dal CCNL del comparto scuola (aree a rischio a forte processo immigratorio e per la dispersione scolastica, individuate anche nelle aree urbane di città metropolitane del Nord).

Pittoni ritiene che non se ne debba tenere conto e propone che la ripartizione delle risorse aggiuntive di organico vada effettuata facendo esclusivo riferimento al numero degli alunni iscritti regione per regione e che, invece, solo successivamente gli Uffici scolastici regionali potranno poi distribuire la quota loro assegnata, eventualmente privilegiando aree particolarmente disagiate.

 E in questo modo non andrebbero più risorse al sud dove si trova il maggior numero di aree a rischio.

Per il responsabile scuola della Lega la via privilegiata per la lotta alla dispersione è l’alternanza scuola-lavoro.

In proposito ricorda che le risorse stanziate con la legge di Stabilità 2015 sono riferite non solo alla stabilizzazione dei precari, ma anche al finanziamento delle attività di alternanza scuola-lavoro.

E recenti indagini – conclude Pittoni – mettono in evidenza che per combattere la dispersione scolastica (conseguenza prima di tutto della crisi economica) creando nel contempo opportunità occupazionali, la strada da percorrere è quella del rafforzamento della formazione “on the job”, sia durante il percorso scolastico, sia dopo il diploma di maturità.