DS, il potere della visione educativa nella leadership

Di Samuela Camelliti (Genio Net)

Il concorso DS rende chiaro quanto le soft skills siano una parte sempre più integrante della scuola. È un passaggio impegnativo perché va ad aggiungersi a un carico di lavoro non indifferente. D’altra parte, sembra difficilmente evitabile o rimandabile. Si rivelerà sempre più necessaria una formazione ad hoc per sviluppare tale set di competenze. Secondo una ricerca della “Stanford Graduate School of Business” (Leadership Excellence and the “Soft” Skills: Authenticity, Influence and Performance | Stanford Graduate School of Business), il 75% del successo di un lavoro a lungo termine dipende dalla capacità di padroneggiare le soft skills contro il 25% delle competenze tecniche. Tale dato vale anche per i DS. Nello specifico, oggi prenderò in considerazione alcuni spunti su Leadership e Comunicazione Efficace nel contesto scolastico.

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Leadership Efficace nella gestione scolastica

Possiamo individuare 3 fattori che la compongono:

1. Definire una visione chiara,
2. Stabilire obiettivi e aspettative,
3. Comunicare come strumento di Leadership (la comunicazione è una skill a sé stante, ma risulta inseparabile dalla leadership perché quest’ultima possa essere realmente efficace).

Mi rendo conto che dichiarare la visione che abbiamo della didattica nella scuola di cui siamo i DS e riuscire ad applicarla concretamente con tutte le sfide che giornalmente i DS e i docenti devono affrontare sembri utopistico. In realtà, spesso non è che una visione manchi, ma resta non dichiarata, implicita nella gestione effettiva della didattica e degli altri aspetti dell’organizzazione scolastica. Io sono del 1983 e ho iniziato a frequentare il Liceo Classico della mia città nel 1997 e la visione della Dirigenza mi è sempre stata chiarissima: l’eccellenza accademica prima di tutto. Condividere la propria visione, tuttavia, influenza tutti i “protagonisti” della scuola e li mantiene allineati con un insieme di valori e un codice di condotta condivisi. Immaginiamo, ad esempio, di scrivere la seguente visione: “La nostra scuola si impegna a fornire un’educazione di qualità elevata, che promuova l’integrità, il rispetto reciproco e l’eccellenza accademica. Valorizziamo l’apprendimento basato sulla curiosità e l’innovazione e ci impegniamo a sviluppare studenti responsabili, riflessivi e creativi, preparati a contribuire positivamente alla società.”

Alcuni potrebbero considerarla semplice retorica, altri invece potrebbero cogliere il senso di comunità scolastica che, più o meno consciamente, e con le risorse che abbiamo, cerchiamo di realizzare ogni giorno. Se non fosse così, non avremmo scelto di essere né docenti né DS. La visione, tuttavia, non basta: si deve tramutare in obiettivi e piani di azione chiari a tutti. Vediamoli.

Obiettivi Educativi, Valori e Priorità

1. Obiettivi Educativi: miglioriamo continuamente i risultati accademici degli studenti attraverso metodologie didattiche innovative, supporto personalizzato e risorse educative aggiornate.
2. Valori: promuoviamo integrità, rispetto, collaborazione e responsabilità sociale.
3. Priorità: proteggiamo la sicurezza degli studenti, inclusività, accesso equo alle opportunità di apprendimento, e integrazione delle tecnologie nell’educazione.

Comunicazione Efficace

1. Personale scolastico: organizziamo incontri regolari con il personale per discutere la visione, gli obiettivi e i progressi, utilizzando piattaforme di comunicazione interna come e-mail e intranet scolastica.
2. Studenti: utilizziamo assemblee scolastiche e rappresentanti di classe per trasmettere la visione e incoraggiare il feedback degli studenti.
3. Famiglie: inviamo regolarmente e-mail o creiamo una sezione dedicata sul sito web della scuola, e organizziamo incontri aperti alle famiglie per mantenere trasparenza e coinvolgimento.

Azione Concreta e Piani Strategici

1. Tecnologia nell’apprendimento: implementiamo un piano di digitalizzazione che preveda la dotazione di dispositivi digitali per gli studenti e la formazione del personale sull’utilizzo efficace delle tecnologie educative.
2. Supporto personalizzato: sviluppiamo programmi di tutoraggio e supporto psicologico per assistere gli studenti in difficoltà, promuovendo al contempo l’eccellenza attraverso programmi per studenti dotati.
3. Sicurezza e inclusività: rafforziamo le politiche di sicurezza scolastica e promuovere iniziative che valorizzino la diversità culturale e l’inclusione.

Monitoraggio e Adattamento

Stabiliamo indicatori di rendimento chiari per valutare l’efficacia delle iniziative e adattiamo i piani strategici in base ai feedback raccolti e alle tendenze emergenti. Utilizziamo sia valutazioni qualitative che quantitative, come sondaggi di soddisfazione e dati sui risultati degli studenti, per una valutazione completa. Concludo citandovi tre esempi di visioni didattiche e di come sono state concretizzate da varie scuole del mondo, Italia compresa.

1. Larry Rosenstock (High Tech High, San Diego, USA) 

Visione: “Creare un ambiente scolastico in cui gli studenti e gli insegnanti insieme sono co-costruttori di conoscenza, inventori di problemi e soluzioni, e costruttori di ciò che è bello e potente.”

Influenza: Questa visione enfatizza l’apprendimento attivo, collaborativo e basato sui progetti, che si allontana dall’istruzione tradizionale verso un modello olistico centrato sullo studente. Rosenstock ha trasformato High Tech High in un modello di innovazione educativa, dove gli studenti sviluppano competenze critiche attraverso progetti che integrano discipline STEM, arte e umanistiche. La scuola è diventata un riferimento internazionale per l’apprendimento basato sui progetti, mostrando come una visione chiara possa ridefinire l’educazione e preparare gli studenti alle sfide del XXI secolo.

2. Ng Gim Choo (Eton House, Singapore)

Visione: “Ispirare curiosità e una passione per l’apprendimento attraverso un’educazione progressista e rispettosa, fondata su insight e ricerca, per preparare i bambini a navigare nel mondo con cuore e mente.”
Influenza: La visione di Ng Gim Choo per Eton House è radicata nell’approccio educativo di Reggio Emilia, che valorizza l’espressione individuale degli studenti in un ambiente di apprendimento rispettoso e supportivo. Questa visione ha guidato la scuola a implementare curriculum innovativi che promuovono l’indagine e la scoperta personale, facendo di Eton House un leader nell’educazione precoce in Asia.

La visione ha anche influenzato la progettazione di spazi di apprendimento che stimolano l’interazione e la creatività, rafforzando la reputazione della scuola come un luogo dove l’apprendimento è sia profondo che gioioso.

3. Francesca Neri (Scuola steineriana, Italia)

Visione: “Educare l’individuo in modo olistico, rispettando e nutrendo il corpo, la mente e lo spirito attraverso un’educazione che armonizzi con il ritmo naturale dello sviluppo umano.”
Influenza: Francesca Neri ha applicato i principi dell’educazione steineriana per sviluppare un ambiente scolastico che favorisce lo sviluppo complessivo dei bambini. La visione enfatizza l’importanza dell’arte, della musica e del movimento, integrandoli nel curriculum accademico per promuovere un apprendimento equilibrato.
Questo approccio ha permesso agli studenti di sviluppare non solo competenze accademiche, ma anche sociali ed emotive, rendendo la scuola un esempio di come l’educazione possa essere personalizzata per rispondere alle esigenze di ogni studente. Gli esempi citati dimostrano come i dirigenti scolastici utilizzano la loro visione non solo come un ideale da perseguire ma come una guida pratica per innovare e migliorare le pratiche educative all’interno delle loro scuole. Tale approccio trasforma le scuole in comunità dove gli studenti non solo apprendono ma prosperano, preparandoli a diventare leader e innovatori nel loro futuro.

Chi è l’autore dell’articolo

Genio Net
Genio Net è una rete di imprese e coordina il lavoro delle società che diffondono il metodo Genio in 21 giorni nelle 36 sedi in Italia e 15 all’estero, che hanno scelto di adottare il metodo di apprendimento efficace “Genio in 21 Giorni”, grazie al quale sono erogati quasi 550 corsi all’anno.
La missione di tutto lo Staff è far rinnamorare le persone dello studio permettendogli di raggiungere i risultati cui aspirano nel campo dell’apprendimento e dell’acquisizione di nuove conoscenze, anche nel mondo del lavoro.
Il metodo “Genio in 21 Giorni” ha aiutato 42.000 studenti a risolvere questo tipo di problemi, ed è approdato con successo anche in Svizzera, Spagna, Inghilterra e Stati Uniti.

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