Dritti e diritti dei permessi

Come Tuttoscuola ha riferito nei giorni scorsi, la legge del collegato sul lavoro approvata in via definitiva dalla Camera, prevede, tra l’altro, la costituzione di una banca dati sull’utilizzo dei permessi per persone handicappate (tre giorni al mese o una quantità oraria corrispondente), secondo quanto previsto dalla legge 104/1992.

In base all’articolo 24 della legge, tutte le amministrazioni pubbliche dovranno comunicare alla Funzione pubblica le generalità dei dipendenti che fruiscono di permessi per sé (se handicappati) o per l’assistenza  familiare disabile, nonché quelle dei familiari assistiti.

Oltre a questi dati puntuali, dovranno essere comunicati anche i contingenti complessivi di giorni e ore di permesso fruiti da ciascun lavoratore nel corso dell’anno precedente e per ciascun mese.

È evidente che questa banca dati, oltre a rilevare tendenze e distribuzioni territoriali della fruizione dei permessi, intende anche individuare, grazie a possibili incroci di dati, eventuali situazioni dolose che possono verificarsi per iniziativa dei soliti “dritti”, a scapito di tanti lavoratori che la legge ha voluto tutelare per fronteggiare meglio le conseguenze di situazioni di disabilità.

Proprio in contemporaneità con l’approvazione della legge, è stata pubblicata anche la legge 170/2010 sui Disturbi specifici di apprendimento (DSA) che, all’articolo 6, prevede analoghe misure di sostegno a favore dei familiari di alunni affetti da dislessia ufficialmente riconosciuta.

“I familiari fino al primo grado di studenti del primo ciclo dell’istruzione con DSA impegnati nell’assistenza alle attività scolastiche a casa hanno diritto di usufruire di orari di lavoro flessibili.

Le modalità di esercizio del diritto di cui al comma 1 sono determinate dai contratti collettivi nazionali di lavoro dei comparti interessati e non devono comportare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”.

Nel momento in cui i contratti di lavoro definiranno le modalità di fruizione di questa nuova tipologia di permessi, sarà bene prevederne anche le opportune forme di controllo per assicurare la piena legittimazione dei nuovi diritti e contrastare le azioni dei soliti furbetti.