Draghi si è dimesso: ‘Anche il cuore dei banchieri batte’. Riforma e contratto scuola a rischio. Mattarella scioglie le Camere

“Anche il cuore dei banchieri batte”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel corso del suo intervento alla Camera. “Chiedo di sospendere la seduta per recarmi dal presidente della Repubblica per comunicare le mie determinazioni”, ha continuato il premier. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, scioglie le Camere. Riforma e contratto scuola sarebbero dunque a rischio. 

Con lo scioglimento delle Camere, come Tuttoscuola ha spiegato più volte nei giorni scorsi, l’attuale Esecutivo resterà in carica per l’ordinaria amministrazione fino alle elezioni anticipate, mentre il Parlamento sarà privato delle sue normali prerogative e interromperà qualsiasi attività legislativa.
 
In questo scenario, per il rinnovo del contratto potrebbe cadere ogni speranza di potere disporre di un incremento di risorse che soltanto la prossima legge di bilancio potrebbe assicurare.
 
La legge 79 che ha convertito il DL 36 in attuazione del PNRR poi, prevede per la scuola almeno 15 decreti di attuazione, di cui alcuni in scadenza a fine mese e uno, il 170 per la prevenzione e il contrasto alla dispersione, già pubblicato il 24 giugno scorso. Quei decreti di attuazione riguardano anche la formazione iniziale abilitante per i futuri docenti della secondaria, l’istituenda scuola di Alta Formazione del sistema pubblico di istruzione, la formazione incentivata e il reclutamento degli insegnanti.
 
Tra i decreti vi sono anche alcuni DPCM, il primo dei quali “di concerto con i Ministri dell’istruzione e dell’università e della ricerca, da adottare entro il 31 luglio 2022″, con il quale sono definiti i contenuti e la strutturazione dell’offerta formativa per la formazione iniziale”. 
 
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