Dopo l’incontro con il ministro cambiano le relazioni sindacali?

Alcuni impegni concreti, di metodo più che di merito, sono stati conseguiti dall’incontro del 5 febbraio scorso tra il ministro Moratti e i sindacati della scuola: gli atti di Governo relativi alla riforma saranno preventivamente sottoposti all’esame delle organizzazioni sindacali.
Si tratta, come si può capire, non di atto giuridicamente dovuto, bensì di un’opportunità riconosciuta per favorire l’azione di concertazione e di condivisione tra amministrazione e rappresentanti del personale.
In concreto ciò comporterà, ad esempio, che gli schemi di decreto legislativo sull’alternanza scuola-lavoro, sul sistema di valutazione e sull’attuazione graduale del diritto-dovere all’istruzione e alla formazione, che il ministro ha dichiarato quasi pronti, verranno presentati ai sindacati prima della stesura definitiva per l’invio al Consiglio dei ministri. Dopo che quest’ultimo li avrà approvati in prima lettura si avvierà l’iter consultivo in Conferenza unificata e nelle Commissioni parlamentari.
Questa procedura di previo esame non fu seguita invece per il primo decreto legislativo sul primo ciclo di istruzione, e i sindacati non mancarono di esprimere la loro forte contrarietà per essere stati esclusi dalla possibilità di fornire osservazioni in merito.
Evidentemente il ministro si è ora resa conto delle difficoltà di portare in porto in solitudine il processo attuativo di una riforma che è caratterizzato da una forte complessità per la pluralità di soggetti istituzionali e sociali coinvolti.
Questa volta, dunque, le cose andranno diversamente e tra una settimana o due, approntata la bozza del testo dei due decreti, i sindacati saranno chiamati ad un esame “tecnico-politico” prima dell’inoltro alla presidenza del Consiglio.
Alla fase di preparazione del prossimo incontro, previsto intorno al 15-20 febbraio, non parteciperà la Cgil, che ha confermato, insieme alle altre organizzazioni sindacali, le iniziative di mobilitazione già programmate, a cominciare dalla manifestazione nazionale del 28 febbraio.
Probabilmente nella prossima riunione verrà esaminata la circolare ministeriale (indiscrezioni la danno in avanzata fase di elaborazione) che accompagnerà il tanto discusso decreto legislativo sul primo ciclo d’istruzione.