Dopo il nuovo strappo della Flc-Cgil, in difficoltà i rapporti unitari

Ancora tensioni nei rapporti sindacali nella scuola, che aprono incognite che potrebbero avere ricadute sull’intero comparto.

La crisi va avanti da tempo. L’anno scorso, dopo una serie di frizioni e di schermaglie, c’era stato il primo strappo nei rapporti unitari, culminati nella non sottoscrizione del contratto biennale economico 2008-2009. Dopo la non sottoscrizione, la Flc-Cgil aveva indetto unilateralmente il referendum sul contratto, mentre tutti gli altri sindacati provvedevano regolarmente alla firma contrattuale, forti della maggioranza di rappresentatività.

Poi è venuta, non molto tempo fa, la decisione della Flc-Cgil di indire le elezioni per il rinnovo delle Rsu d’istituto, previste per il prossimo dicembre (se nel frattempo non cambierà la normativa in merito); una decisione considerata da Cisl-scuola e Uil-scuola unilaterale e intempestiva.

Ora l’ultimo strappo: la disdetta, sempre decisa unilateralmente, del contratto in scadenza dal 31 dicembre prossimo.

Il doppio strappo non può essere casuale e, con tutta probabilità, sembra andare oltre le ragioni immediate che ufficialmente l’hanno motivato. Sembra quasi che il sindacato di Domenico Pantaleo voglia arrivare all’autunno completamente libero da legami e vincoli unitari che ne possano condizionare l’azione. Non costretto a mediazioni, patteggiamenti o rinunce, potrebbe assumere azioni più radicali.

Azioni che potrebbero incidere anche sull’area politica “amica” che in quel momento si troverà nel vivo del congresso del PD, pesando sugli equilibri interni.