Docenti magistrali: quattro mesi per trovare la soluzione 

Docenti magistrali ex-Gae/3

Sembra di capire che il decreto legge “dignità”, prossimo ad essere varato ufficialmente, sia il prodotto sostanziale del ministero del Lavoro, visto che i dodici articoli di cui si compone hanno l’obiettivo di tutelare la dignità dei lavoratori, delle imprese e dei professionisti, nonché introdurre regole in materia di fisco e ludopatia.

In chiave politica si tratterebbe di un prodotto normativo targato Di Maio che probabilmente cerca di strappare un round a proprio a favore nei confronti di Salvini che spopola sui media con prese di posizione e decisioni amministrativo-politiche a getto continuo.

La fretta di occupare la scena con un provvedimento che dovrebbe servire anche al precariato della scuola potrebbe lasciare in ombra il ministro dell’istruzione Bussetti che tuttavia, in un recentissimo question time alla Camera, ha invece rivendicato il proprio ruolo in merito, dichiarando di aver ottenuto l’inserimento nel decreto legge “Dignità” di una disposizione che attraverso l’estensione di una previsione legislativa già vigente nell’ordinamento – articolo 14 comma 1 del decreto legge 669 del ’96 – concede all’amministrazione un termine di 120 giorni per dare esecuzione alle sentenze (nel testo ufficioso del decreto legge ‘dignità’ circolato nei giorni scorsi questo dispositivo ancora non c’era).

Secondo Bussetti ciò consentirà di usufruire dei tempi necessari per attuare tutti gli adempimenti amministrativi conseguenti all’esecuzione delle sentenze senza che ciò possa mettere in pericolo l’ordinato avvio del prossimo anno scolastico.

Nel frattempo, però, stanno arrivando le prime sentenze di ‘espulsione’ e occorrerà far presto ad emanare il decreto ministeriale che dovrà dilazionare il tempo di esecuzione della sentenza del Consiglio di Stato.