
Docenti ‘contrastivi’, attacco della Uil Scuola all’Anp
“Questa legge, la 107, più la spieghi e la capisci, più appare indigesta e sbagliata“. Ne è convinto il segretario generale della Uil scuola, Pino Turi, anche alla luce del documento messo a punto dall’Associazione nazionale presidi per spiegare ai dirigenti scolastici alcuni punti della riforma.
“L’Anp nei suoi corsi di formazione utilizza frasi tradotte addirittura dall’esperienza dei marines americani: dont’ ask, dont’ tell (non chiedere, non dire). Un bell’esempio di democrazia e partecipazione: si palpa immediatamente – osserva il sindacalista – una deriva autoritaria oltremodo deleteria per un luogo di libertà e di formazione come dovrebbe essere una scuola. La scuola è luogo di libertà e partecipazione, non può diventare una caserma in cui celare segreti. Speriamo che chi deve, intervenga, rapidamente. Non si può dire, ancora una volta, che non si è capito bene, che non si sapeva, che si tratta di casi isolati e patologici. Questa legge va cambiata. Le conseguenze potrebbero essere irrecuperabili“.
Il leader della Uil, in una lettera inviata ai parlamentari delle commissioni Istruzione e Cultura di Senato e Camera, stigmatizza l’atteggiamento dell’associazione dei presidi che “nelle slides preparate per un corso di formazione dei dirigenti certifica: la scelta dei docenti sarà discriminante e condizionante, i cosiddetti docenti “contrastivi” non saranno tra i destinatari di proposta di contratto!“
“Ci domandiamo – scrive Turi – chi sono i docenti contrastivi: quelli che non condividono un pensiero, quelli che non condividono un metodo, quelli che non seguono le mode, quelli che non si integrano, quelli che non vogliono capire i desideri degli alunni e dei genitori, quelli che agiscono secondo scienza e coscienza e insegnano con approccio e spirito laico, quelli che oppongono le loro tesi in antitesi con quelle delle altre, quelli che incarnano una istruzione seria e concreta e contrastano promozioni facili, quelli che ritengono che vada insegnata la teoria evolutiva della specie, piuttosto che quella del creazionismo, quelli che hanno un’idea politica diversa da quella della classe dominante?“
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