Dl Salva scatti, il Senato approva (e passa la palla alla Camera)

Via libera con 183 sì e 56 astenuti dell’Aula del Senato al Dl sugli stipendi del personale della scuola (denominato “Salva scatti”). Il provvedimento passa ora al voto della Camera.

Si tratta di uno dei provvedimenti più attesi dai docenti, che si erano visti bloccare a inizio anno gli aumenti dei loro stipendi. Quegli scatti che sono l’unica forma di progressione retributiva e di carriera del personale della scuola, regolati dal Contratto collettivo nazionale.

Lo scorso dicembre, i docenti si erano ritrovati in busta paga l’avviso dell’avvio della procedura di recupero per gli scatti stipendiali relativi al 2013 – con il risultato di uno stipendio a gennaio più leggero di 150 euro – fino alla completa restituzione del debito.

Con l’approvazione da parte del Senato del decreto legge di proroga degli automatismi stipendiali del personale della scuola abbiamo corretto un errore commesso in passato. Adesso auspichiamo un rapido passaggio parlamentare anche alla Camera dei deputati”, ha detto il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini. “Oggi abbiamo fatto un importante passo in avanti nel presente, ma – ha osservato – è necessario guardare soprattutto al futuro. Il Governo nella sua collegialità deve assumersi la responsabilità, e siamo certi che lo farà, di destinare alla scuola e al mondo dell’istruzione le risorse per migliorare la qualità della didattica e dei servizi e per garantire la formazione degli insegnanti. Siamo pronti a scommettere su questa sfida politica e culturale”.

Con il decreto approvato oggi viene “sanato definitivamente il pasticcio burocratico”, ha affermato la capogruppo del Pd in Commissione Istruzione del Senato, Francesca Puglisi. “Non solo – aggiunge – abbiamo risolto anche l’incresciosa richiesta di restituzione delle somme del personale Ata: si trattava di fondi contrattuali percepiti dal personale tecnico e amministrativo che svolge mansioni aggiuntive dopo essere stato appositamente selezionato e formato”. “Con l’emendamento predisposto – prosegue la senatrice – non solo si evita la restituzione delle somme percepite, ma anche l’interruzione di servizio per l’anno scolastico 2013/2014”.