Dispersione: una ricerca della Fondazione Agnelli

Su 100 studenti torinesi che si iscrivono alle scuole superiori, entro il biennio 8 si disperdono senza poi rientrare nel sistema d’istruzione o di formazione professionale. E’ quanto emerge da una ricerca della Fondazione Agnelli che ha seguito circa 18.500 giovani che dal 2008 al 2011 hanno risposto al test di Arianna, il qyestionario che da oltre vent’anni il Centro di orientamento scolastico e professionale (Cosp) del comune di Torino propone a tutti gli studenti di terza media.

Chi ha idee piu’ chiare ha di solito un buon rendimento scolastico, mentre gli studenti di origine straniera sono in genere i più indecisi. La ricerca sottolinea poi la capacità di Arianna di prevedere l’insucesso scolastico nel primo biennio delle scuole superiori: per lo più di tratta di maschio, di origine socioculturale svantaggiata, se italiano già con un ritardo scolastico oppure stranieri di 1,5 generazione mentre per quelli di seconda generazione il rischio non risulta significativamente superiore a quello dei loro compagni. Infine, 4 studenti su dieci compiono una scelta di proseguimento studi piu’ ambiziosa di quella suggerita dal risultato oggettivo del test.

Un buon orientamento puo’ limitare il rischio dispersione – ha sottolineato il direttore della Fondazione Agnelli, Andrea Gavosto – e gli esiti della nostra ricercasuggeriscono che con alcuni aggiustamenti Arianna potrebbe diventare uno strumento di programmazione a disposizione di scuole e famiglie sia perinterventi di orientamento in itinere per gli studenti con le idee meno chiare, sia per il supporto allo studio degli allievi piu’ esposti al rischio insuccesso. Per ottenere il massimo vantaggio dalle previsioni del test pero – ha concluso Gavosto – sarebbe opportuno anticipare il test alla seconda media, tra gennaio e maggio”.

Se la restituzione dei risultati avvenisse infatti entro l’inizio della terza media, è la tesi della Fondazione Agnelli, le scuole sarebbero messe in condizioni di progettare interventi durante l’ultimo anno di scuola media, intervenendo sui fattori di rischio e guidando gli studenti verso scelte piu’ consapevoli.

Un suggerimento raccolto dall’assessore alle Politiche educative del Comune di Torino, Mariagrazia Pellerino che ha annunciato che ”si sta lavorando con l’Universita’ di Torino ad un aggiornamento dei testsecondo le indicazioni che ci sono state suggerite dalla Fondazione”.

L’assessore ha poi sottolineato che allo studio dell’amministrazione comunale vi sono diversi progetti di didattica innovativa a sostegno dei giovani, tra cui la scuola dei compiti. ”Stiamo mettendo a punto un’iniziativa, la scuola dei compiti appunto, che coinvolga 10 scuole e 10 circoscrizioni cittadine in cui i ragazzi di terza media e di prima superiore che mostrano fragilita’ scolastiche possano venir sostenuti nelle attivita’ da studenti universitari”.