Dispersione scolastica: costituita cabina di regia al Miur

Nell’aprire i lavori della cabina di regia sulla dispersione scolastica venerdì scorso, la ministra Fedeli ha dichiarato: “Combattere la povertà educativa è la base per combattere le altre povertà: da lì partono le disuguaglianze, così come le opportunità”.

La cabina istituita presso il Miur e presieduta dalla Ministra è composta da rappresentanti del Ministero, dell’Associazione dei Comuni Italiani (Anci), dell’Unione delle Province (Upi), delle Regioni, del Ministero del Lavoro e da tre esperti individuati dalla Ministra che sono Marco Rossi Doria (che coordina la cabina in assenza della Ministra), Anna Serafini e Marco Giovannini.

Il primo impegno è quello di produrre entro luglio documento operativo che consenta di avviare interventi sistemici e di lungo termine, una metodologia d’azione condivisa e partecipata con un forte coinvolgimento dal basso che metta al centro gli studenti, i docenti e le famiglie.

L’indicatore utilizzato a livello europeo per la quantificazione del fenomeno è quello degli early leaving from education and training (ELET) con cui si prende a riferimento la quota dei giovani tra i 18 e i 24 anni d’età con al più il titolo di scuola secondaria di I grado, o una qualifica di durata non superiore ai 2 anni, e non più in formazione. È stato ricordato che la strategia di miglioramento Europa2020 prevede che l’Italia porti la quota degli abbandoni precoci al 10%.

Nel 2006 questa quota per l’Italia era pari al 20,8%, nel 2015 al 14,7%.

L’iniziativa va ben oltre gli obiettivi della legge 107/2015 Buona Scuola che, forse troppo ottimisticamente, prevedeva di affidare all’autonomia delle scuole il compito di  prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica

Prima ancora degli interventi di prevenzione e contrasto della dispersione da parte delle singole scuole occorrono azioni di sistema e di interazione tra tutti i soggetti istituzionali interessati.

La cabina di regia interistituzionale va in questa direzione e non si può che apprezzarne la sua costituzione con l’auspicio che riesca a individuare le situazioni di abbandono, a individuarne le possibili cause e a fornire linee operative per prevenire e contrastare la dispersione.