DiSAL su concorso DS Lombardia: grave danno alla scuola italiana

Cresce il coro delle proteste contro la decisione del Consiglio di Stato di smentire il decreto d’urgenza con il quale il suo stesso presidente aveva accolto il ricorso presentato dal MIUR contro la sospensione del concorso a dirigenti scolastici della Lombardia. Alle prese di posizione dei sindacati e dell’ANP e a quella dell’assessore regionale lombardo Valentina Aprea,  di cui Tuttoscuola ha già dato notizia, si aggiunge quella di un’altra associazione di dirigenti scolastici, DiSAL, che in un suo comunicato parla di “atto gravissimo, per le conseguenze generali sulla scuola italiana”.

In particolare “il danno arrecato alla scuola lombarda è molto grave:  quasi 1.000 scuole su 1227 in Lombardia inizieranno l’anno scolastico con presidi a mezzo servizio. Infatti oltre 500 sono in regione le sedi vacanti.  Senza contare il fatto che ci saranno 355 insegnanti, vincitori per merito di un concorso a dirigente scolastico, rimandati nelle  loro classi fino al 20 novembre 2012 (nella migliore delle ipotesi) perché solo in tale data il Consiglio di Stato deciderà  sulla questione”.
DiSAL lamenta che si sia “deciso tutto in un’ora di udienza, con 12 righe di motivazione, senza verifica effettiva fatta in udienza delle famose buste”.

A proposito delle quali rileva che “il danno ora potrebbe diventare nazionale: quelle buste sono le stesse acquistate con gare pubbliche in tutti gli Uffici Scolastici Regionali e già arrivano notizie di ricorsi pronti per annullare con la stessa motivazione lo stesso concorso nelle altre regioni, in alcune delle quali sono in corso le nomine”.

La richiesta di DiSAL al Ministro è di “fare in modo che il prossimo 20 novembre venga seriamente considerato l’interesse generale della scuola e vengano nominati tutti coloro che hanno superato un concorso pubblico, nell’interesse generale della qualità della scuola”, e che “venga immediatamente avviato un concorso a dirigente scolastico per tutti i posti ancora vacanti in Italia, per evitare che a settembre 2013 si ripresenti la situazione di precarietà nazionale di direzione delle scuole che si trascina da anni”.