DiSAL: concorso sospeso, scuole allo sbando

La prima, dura reazione all’annullamento delle prove scritte del concorso per dirigenti scolastici svoltosi in Lombardia viene dalla DiSAL, un’associazione che ha sede a Milano e a cui aderiscono dirigenti di scuole statali e paritarie. Ne riportiamo le parti essenziali.

Con rabbia e costernazione registriamo la sospensione del concorso dirigenti scolastici in Lombardia a seguito della Sentenza del locale TAR di ieri sera che, diversamente da tutte quelle fin’ora emanate dai vari TAR, invece che limitarsi ad ammettere con riserva i ricorrenti, ha bloccato l’intera procedura regionale.

L’Italia statalista  è ormai pervasa dai ricorsi e questa volta le conseguenze potrebbero essere gravi sia per chi si è impegnato lungamente e seriamente ed ha superato le prove concorsuali, sia per tutto il sistema scolastico, in questo caso lombardo.

Infatti se non si faranno le nomine dei dirigenti scolastici statali entro agosto, dopo la riduzione delle sedi a causa del dimensionamento, più della metà delle scuole lombarde avranno ancora il preside a doppio servizio. Nemmeno in Africa le scuole restano per anni senza un capo di istituto ! 

Miriadi di sentenze e notizie da battaglia ogni settimana hanno mostrato per mesi come attorno al concorso dirigenti scolastici statali sono ruotate pressioni e inefficenze di ogni genere.

Non si può scusare in alcun modo la degenerazione nazionale  dei ricorsi ad ogni costo, né giustificare ad ogni costo  i suoi “untori”: si tratta di una vera e propria “malattia” ai diffusori della  quale anche alcuni sindacati in passato hanno insegnato molto”.

DiSAL denuncia il rischio che il fenomeno si estenda ad altre Regioni con esiti che “rasentano l’assurdo” e che mettono in evidenza “la responsabilità di una Amministrazione scolastica in evidente difficoltà da tempo, un’Amministrazione che per  molti anni non ha saputo indire regolarmente concorsi (non solo dei dirigenti) e, una volta indetti, non ha saputo far funzionare ovunque con correttezza ed efficacia quelli avviati”.

Il documento così conclude: “Ora resta la speranza che questo Ministero e questa Amministrazione, con uno scatto di dignità immediatamente valuti l’opposizione alla Sentenza. Anche DiSAL si sta impegnando in questo.  I danni che potrebbero derivare dalla sua operatività  nella scuola italiana in primis (oltre che ai vincitori delle prove) sarebbero gravi e veramente ingiusti. Uno scatto forte di dignità necessita, oppure qualche dimissione alla fine potrebbe diventare necessaria…”