
Una situazione scolastica “difficile e complessa, resa tale anche dal contesto storico, culturale e sociale che si sta vivendo, e da ‘tagli’ spesso pericolosi e indiscriminati“. E’ il quadro emerso dal seminario annuale dell’Anffas (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), dal titolo “Da 0 a 6. Nella complessità dell’attuale situazione scolastica, quale via per l’inclusione?”
Nel corso del seminario sono stati ribaditi alcuni principi: “il diritto a un’istruzione di qualità per tutti, con interventi, supporti e sostegni adeguati e personalizzati; il passaggio dalla logica dell’integrazione (che vede ‘il diverso’ inglobato nel sistema esistente) a quella dell’inclusione (che prevede, invece, una radicale trasformazione dell’ambiente, che diventa accessibile a tutti); la necessaria creazione di ‘reti di sostegno’ per gli alunni con disabilità, che vedano la collaborazione e piena partecipazione di tutti gli attori coinvolti e il coinvolgimento attivo delle famiglie; l’imperativo della formazione, informazione e aggiornamento di tutto il personale scolastico“.
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