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Disabilità nella scuola/4: perché il sostegno è così mal distribuito?

Dai dati forniti, si deduce che uno studente disabile del Nord, rispetto ad uno del Sud, ha maggiori probabilità di dover condividere con più persone il proprio docente di sostegno, il quale tende a cambiare di anno in anno con più frequenza rispetto a quanto accade nel Meridione. Perché queste difformità? E come possono essersi create?

Riguardo al numero di alunni disabili, le differenze sul territorio dipendono probabilmente in buona misura dai diversi criteri utilizzati dalle ASL per la valutazione delle disabilità (benché la legge richieda l’utilizzo dei parametri internazionali dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità: e non a caso la manovra finanziaria di inizio estate ha introdotto la responsabilità per danno erariale da parte dei medici preposti); riguardo invece al numero di docenti di sostegno e, tra questi, di quanti assunti stabilmente, si tratta di decisioni prese dal MIUR.

La Finanziaria 2008 (Governo Prodi) ha stabilito che ci dovesse essere un insegnante di sostegno ogni 2 alunni disabili, e che il 70% di tali specialisti fosse assunto stabilmente a tempo indeterminato. Dopo tre anni sono stati effettivamente raggiunti questi parametri su base nazionale, ma con inspiegabili differenze a livello territoriale, tutte sbilanciate in favore del Meridione.
Va detto che la situazione di partenza, nel 2007, era già sbilanciata in favore del Sud e delle Isole, ma in questi anni, sotto i ministri Fioroni e Gelmini non si è riequilibrata, anzi si è accentuato lo squilibrio.

Quanti sono i posti “sottratti” al Nord e al Centro? 4.500. Posti che avrebbero fatto gola ai precari iscritti nelle graduatorie del Settentrione. Posti pari a un costo per l’erario di circa 130 milioni di euro annui, sottratti virtualmente alle famiglie del Centro-Nord. Solo una goccia tra i 50 miliardi di euro che annualmente sarebbero trasferiti dalle regioni del Nord al Sud e al Lazio, secondo le stime di Luca Ricolfi, autore del “Sacco del Nord”, ma che in questo caso non trovano spiegazione in uno stato di necessità, ma in una scelta puramente discrezionale.

Il dossier di Tuttoscuola sulla disabilità nella scuola, con tutti i dati, le analisi, il quadro storico e la comparazione con l’estero è scaricabile gratuitamente da questa pagina.

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