Dirigenti scolastici/2. Le valutazioni dei sindacati

L’ANP e lo SNALS si sono limitati ad approvare il documento comune, mentre i tre sindacati confederali ne hanno voluto dare una loro lettura con una apposita dichiarazione scritta, che comunque esordisce esprimendo “particolare apprezzamento per la disponibilità dell’Amministrazione a rileggere, con onestà intellettuale, gli esiti del monitoraggio della sperimentazione SIVADIS“.
Segue la sottolineatura di alcuni punti specifici, considerati peraltro anche nel documento comune, in parte immediatamente attuabili, in parte sperimentabili nella prospettiva della messa a regime del sistema: tra i primi lo snellimento degli strumenti, l’adesione volontaria, la sterilizzazione degli effetti giuridici ed economici, la riduzione numerica del campione di dirigenti da valutare; tra i secondi la sperimentazione, ove possibile, di forme di valutazione collegiale da parte di nuclei di valutazione e l’inserimento in questi ultimi di dirigenti scolastici, appositamente formati (quest’ultima è forse la novità di maggior rilievo).
A regime – ma forse servirà un terzo anno di sperimentazione, oltre che un necessario passaggio contrattuale – la valutazione potrebbe diventare pluriennale, ed essere collegata alla durata dell’incarico dirigenziale, con verifiche annuali in situazione (non, insomma, di tipo cartaceo). Ad essere valutati, a quel punto, non dovrebbero essere più soltanto i risultati dell’azione svolta dal dirigente scolastico, ma anche le sue prestazioni professionali e le competenze possedute.